Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Seuesi, cuore “casteddaio”

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2012


L'EVENTO. “La montagna incontra la città”: ricosstruito il paesaggio di Seui
 

Successo per il raduno dei barbaricini all'Exmà
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Vivono e lavorano in città, ma il cuore è rimasto a Seui, tra i monti della Barbagia. Ogni volta che possono tornano in paese, dove hanno mantenuto casa, per respirare aria buona e godere di una natura incontaminata. Ieri è avvenuto il contrario: non sono stati i seuesi a tornare a casa, è stata Seui a invadere Cagliari. Mezzo paese si è trasferito all'Exmà, in via San Lucifero, portando nel capoluogo colori, profumi, suoni e tradizioni di una terra magica popolata da gente fiera che lotta contro lo spopolamento per la salvaguardia della propria identità. Un successo annunciato. Si stima che siano 7 mila i seuesi cagliaritani, ma considerato che il flusso migratorio va avanti da tre generazioni c'è chi azzarda numeri ancor più significativi, fino a 14 mila.
LE ORIGINI DI ZEDDA I seuesi hanno contribuito alla crescita della città, prima come commercianti impegnati nel settore della ristorazione poi come imprenditori, ingegneri, avvocati, medici. Senza dimenticare la politica, visto che anche il sindaco Zedda, per fare un esempio, ha origini seuesi. «La montagna incontra la città», uno slogan azzeccatissimo quello di ieri, perché le migliaia di persone che hanno varcato l'ingresso dell'Exmà si sono ritrovate catapultate in Barbagia. L'Ente foreste ha ricostruito la flora e la fauna, collocando nelle aiuole cervi e cinghiali, mirto, corbezzoli e ricci di castagna. A breve distanza gli stand con i prodotti tipici, dai culurgiones ai civargeddus prenus (patata, zucca e cipolle), senza dimenticare il guanciale, su caggiu 'e crabittu e il casu 'e vita (quello salato). Poi i dolci: mini pardule, maritozzi, piricchitti, amaretti di noci o noccioline e il leggendario pan 'e saba. In vetrina coltelli, borse e cinte in cuoio di vacchetta marchiate "Sa Tasca Seuesa". C'era perfino la squadra di calcio che milita in Prima Categoria. Sul gagliardetto un muflone col pallone. Lo slogan? Simile a quello del Liverpool, ma con una variante alcolica: «You'll never drink alone» (Non berrai mai solo).
Spazio anche alla cultura (Seui ha sette musei). In esposizione suggestive foto d'epoca e un antico telegrafo. La festa è andata avanti fino a mezzanotte tra musica e animazione a cura del Gruppo folk Santa Lucia, del Coro Ardasai e della Banda musicale Gioacchino Rossini. Soddisfatti gli organizzatori dell'associazione "Seuesi nel mondo". «Mantenere le radici», hanno spiegato Antonio Anedda e Alberto Lai, «significa per noi avere una marcia in più. Il legame con Seui è vitale e vogliamo che resti saldo. Iniziative come queste servono per sensibilizzare le nuove generazioni di seuesi». «Dicono che siamo tirchi ma non è vero», chiosa il seuese d'origine Gianfranco Carboni, ex presidente della Circoscrizione 1, «la verità è che a Seui i genitori risparmiavano per comprare ai figli sa domu a Cagliari».
Paolo Loche