Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scuole, allarme sicurezza

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2012


PROVINCIA. L'assessore Mele conferma i dati ma minimizza: nessun pericolo
 

Manca l'“agibilità” in 70 istituti superiori su 75
I numeri descrivono una situazione che non può essere ignorata. Su un totale di 75 scuole superiori presenti a Cagliari e provincia, ben 70 sono ufficialmente “inagibili”. Un dato che preoccupa, anche perché quasi tutte scuole sono ovviamente state riaperte così come previsto, con migliaia di alunni, docenti, bidelli e dipendenti amministrativi dentro a fare ognuno il proprio mestiere.
LA DENUNCIA L'allarme arriva dal consigliere provinciale del Pdl, Alessandro Sorgia, che non nasconde come nel capoluogo esista un problema legato alla sicurezza degli edifici scolastici. «Siamo arrivati all'inizio del nuovo anno scolastico - ha detto - ma i problemi sono sempre gli stessi e persiste l'allarme sicurezza degli edifici che ospitano le scuole superiori». Poi l'esponente del Pdl espone numeri preoccupanti: «Secondo gli ultimi dati a disposizione nella provincia di Cagliari su 75 edifici solo 5 risultano agibili, il 73% è privo di collaudo statico, il 58 per cento non ha il nulla osta dei vigili del fuoco e il 98% è privo del certificato antincendio. Vorrei sapere - ha chiesto il rappresentante dell'opposizione - se questi drammatici dati sono ancora attuali o se la situazione negli ultimi anni è migliorata, visto che la legge sulla messa a norma degli edifici scolastici risale al 2002, anche se poi si è andati avanti con slittamenti e proroghe».
L'ASSESSORE Cerca di gettare acqua sul fuoco l'assessore alla Pubblica Istruzione, Franco Mele, che ammette il problema presente nella maggior parte delle scuole cagliaritane, ma allo stesso tempo sottolinea che non c'è alcun allarme per quello che riguarda la sicurezza di studenti, professori e personale amministrativo: «È un problema di documentazione - spiega - ma non c'è alcun pericolo strutturale che riguarda gli edifici scolastici di Cagliari e provincia». Insomma, studenti e famiglie possono dormire sonni tranquilli: «Certo che l'ideale sarebbe realizzare le opere necessarie per avere tutto in regola, ma per far sì che ciò diventi realtà ci vogliono 30 milioni di euro, che adesso non abbiamo anche a causa del Patto di stabilità, che ci impedisce di spendere anche i soldi in cassa».
PROBLEMA ECONOMICO «L'edilizia scolastica - ha proseguito - è un problema prioritario in ambito nazionale. Almeno questo è quello che dicono tutti anche se poi alle dichiarazioni di principio non seguono azioni che consentano alle Province di agire. Anche se non ci sono stati dati né soldi né strumenti, l'adeguamento alle norme degli edifici scolastici di nostra competenza è andato avanti per garantire, se non altro, scuole sicure. Qualche anno fa il Governo nazionale doveva destinare risorse importanti per l'edilizia scolastica, poi dirottate per la ricostruzione dell'Abruzzo devastato dal terremoto. Nel 2009 inoltre - ha proseguito Mele - una verifica effettuata dal ministero sull'edilizia scolastica doveva portare nelle casse di questa Provincia 4 milioni di euro per 15 interventi, ma ancora non abbiamo visto neanche un euro, nonostante la Provincia da tempo abbia predisposto tutti i documenti necessari. Se a questo si aggiunge che non c'è alcun aiuto concreto neanche da parte della Regione si capisce che le Province si trovano in grandissima difficoltà».
L'ALBERTI Insomma, l'assessore, pur cercando di gettare acqua sul fuoco, chiarisce comunque che il problema degli istituti superiori di capoluogo e hinterland esiste eccome, e che della questione è consapevole anche l'assessorato regionale competente. Infine un accenno al liceo scientifico Alberti, che secondo l'esponente della Giunta guidata da Angela Quaquero ha bisogno di una nuova struttura al posto di quella attuale: «Tra l'altro - ha infatti concluso Mele - dovremo anche trovare i fondi per costruire un nuovo edificio scolastico da destinare a questa scuola».
Piercarlo Cicero