Rassegna Stampa

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Call center e licenziamenti in Comune, Claudio Cugusi (Pd): "Salviamo il lavoro dei giovani a Caglia

Fonte: web Castedduonline.it
21 settembre 2012

 

"20/09/2012 17:10di Jacopo Norfo

L'emergenza occupazione a Cagliari riesplode in una settimana di tensione: dopo la manifestazione che ha portato in piazza mille ragazzi per la crisi dei call center, oggi è arrivata la notizia di altri 16 licenziamenti alla Multiservizi spa, società in house del Comune. Un'altra piccola ma significativa mazzata al mondo del lavoro. Claudio Cugusi, consigliere comunale del Pd e presidente della commissione Bilancio, propone ora una soluzione per salvare quei posti di lavoro: aprire un servizio di pronto intervento per la riparazione delle buche e dell'asfalto che salta spesso in città. E affronta in questa intervista i temi caldi del pianeta lavoro a Cagliari.

Come vedi la situazione dei nuovi e vecchi precari del Comune di Cagliari, anche alla luce di questi nuovi posti di lavoro perduti?

Bisogna subito capire come rimediare a questa situazione. Io propongo di creare una società che in tempo reale possa intervenire sui problemi delle strade, una sorta di 118 per la messa in sicurezza urgente della nostra città. Certo bisognerebbe ragionare sulla trasformazione della società, magari in srl. Ma una cosa è certa: non possiamo perdere altro tempo sulle vere riforme per la città, siamo indietro e dobbiamo recuperare terreno. Serve al più presto uno spending review serio realizzato dal Comune che affronti davvero il problema delle risorse che mancano per soddisfare le esigenze primarie di Cagliari. Perchè se da un lato è giusto non aumentare la pressione fiscale sui cagliaritani, dall'altra è chiaro che senza soldi in  cassa  verranno tagliati servizi importanti, ed è esattamente quello che non vogliamo. Il 2012 è stato un anno nerissimo per l'occupazione a Cagliari, ma adesso i soldi stanno veramente finendo e c'è il rischio che il 2013 sia un anno addirittura peggiore di quello in corso. Non è possibile ad esempio che il Comune continui a spendere 7 milioni e mezzo di corrente elettrica: perchè non cambiamo gestore? Insieme al risparmio energetico, possiamo trovare un'aizenda che ci venda a un prezzo minore il costo della corrente.

Lunedì scorso mille ragazzi sono scesi in piazza a Cagliari, al centro della protesta l'emergenza call center. Tu qualche anno fa avevi scritto un libro sugli schiavi dei call center. Come vedi ora la situazione dei giovani che lavorano in queste strutture?

Prima di tutto servono certezze contrattuali diverse per questi ragazzi, poi bisogna investire anche sulla loro testa: chi lavora dentro un call center non può e non deve stare otto ore al giorno al telefono e con le cuffiette nelle orecchie. In questo modo viene spersonalizzato il lavoro, che può diventare terribile. Per non portare nessuno all'esaurimento bisogna specializzare i giovani dei call center anche sul back office. Il lavoro va "umanizzato". Per avere stipendi migliori è importante che si riducano i subappalti delle commesse: servono garanzie sui giusti livelli contributivi.  Si tratta di un subaffitto del lavoro che finisce per strozzare i giovani. Però devo dire che rispetto ad esempio a cinque anni fa c'è un'attenzione sindacale diversa verso lavoratori che prima purtroppo non venivano neppure considerati. Si "respira" più sindacato, e questo è certamente un bene perchè offre una tutela sicuramente maggiore.

jacopo.norfo@castedduonline.it

 

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