Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Inflazione, la spesa diventa un lusso

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2008

Esclusi medicinali e telecomunicazioni, aumenta tutto. E i rincari scattati nelle ultime settimane pesano fortemente sul tasso d'inflazione, salito a marzo al 3,3%: il livello più alto dal settembre del '96. Molto più alta l'inflazione a Cagliari, città che svetta a livello nazionale per la corsa dei prezzi: da un anno all'altro, prendendo marzo come riferimento, il capoluogo sardo ha fatto registrare un'impennata, arrivando al 4,2%.SPESE ALIMENTARI A far impallidire il potere d'acquisto degli italiani e dei sardi sono soprattutto i beni di largo consumo: l'aumento dei prezzi, in questo caso, è del 5,2%. In altre parole, per la voce che assomma cibo, benzina, gasolio, affitto, beni per la casa, trasporti urbani, ristoranti e bar, lo scatto in avanti del carovita ha quasi doppiato la corsa dell'indice generale. Le associazioni dei consumatori chiedono interventi urgenti e lanciano la palla al prossimo esecutivo. BERLUSCONI «Abbiamo già in mente qualcosa», risponde Silvio Berlusconi all'indomani della vittoria elettorale. «Un progetto per contenere i prezzi, a partire dalle catene alimentari, con la collaborazione della rete dei consorzi di commercio». I RINCARI I dati dell'Istat confermano le stime preliminari diffuse all'inizio del mese. Il carovita ha colpito un po' tutti i beni. Alimentari e bevande rincarano del 5,5% su base annua. Pane, pasta e latte-formaggi-uova hanno fatto registrare nel giro di un mese rincari dello 0,7%, del 2,9% e dello 0,8%. Risultato: il pane ha in media prezzi superiori del 13% rispetto a un anno fa, la pasta quasi del 17%, mentre il latte sfiora l'11% di incremento. La frutta segna un +5,7%, gli ortaggi un +4,2%, la carne +3,9%.CARO-PETROLIO Prezzi sempre più salati anche per i carburanti: la benzina fa un balzo del 12,7% e il gasolio del 20,2%. Nella lista dei rincari anche ristoranti e bar (+3,6), trasporti aerei, (+10,8%), servizi culturali e ricreativi (+6,2%).I CONSUMATORI Le associazioni dei consumatori temono una maxi-stangata da oltre mille euro a famiglia a fine anno. Tanto più che alcune di loro tornano a mettere in dubbio i dati Istat, giudicandoli sottostimati. Per Adusbef e Federconsumatori il tasso reale d'inflazione non è al 3,3% ma al 5,8%, con un picco dell'8,9% per i beni di largo consumo. 16/04/2008