Rassegna Stampa

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Torna il multipiano sotto le mura di Castello. L'assessore Marras: "Stravolgeremo il progetto"

Fonte: web cagliaripad.it
17 settembre 2012

a cura di: Ennio Neri e Andrea Deidda


"Entro l'anno sarà bandita la gara per la realizzazione dell'intervento in via del Cammino Nuovo, che prevede la realizzazione di un parcheggio e la sistemazione della soprastante area verde". Con queste poche righe, il documento che riassume un anno di attività della Giunta Zedda, annuncia l'intenzione dell'amministrazione di rimettere mano al progetto del parcheggio multipiano sotto le duecentesche mura pisane di Castello, una delle opere più contestate della Giunta Floris.

Sia chiaro: tapis roulant e scale mobili con pensiline non ci sono più. E anche il nome è cambiato. Si passa da "Sistema coordinato di parcheggi di scambio e di trasporto meccanizzato nel centro storico", a quello, molto più pratico, di "Parcheggi interrati via Cammino Nuovo", per elaborare il quale, due mesi fa, il Comune ha istituito un team di tecnici tutto interno agli uffici.

E, proprio nei giorni scorsi, convocata nella commissione competente, l'assessore ai Lavori pubblici Luisanna Marras ha spiegato: "Abbiamo ripreso in mano la pratica di via Cammino Nuovo, siamo in fase di interlocuzione con le Sovrintendenze per capire come muoverci, perché il progetto va rivisto tutto. L'occasione", ha concluso, "ci dà l'opportunità di essere più prudenti". Basterà per mettere a tacere le polemiche? La storia sembra suggerire il contrario.

Il 12 aprile 2006 il Consiglio comunale approva, in via definitiva, il progetto del "Sistema coordinato dei parcheggi di scambio e di trasporto meccanizzato nel centro storico". Ben 15 milioni di euro per un parcheggio interrato di tre piani in via Cammino Nuovo. Poi otto tappeti mobili, quattro scale mobili e tre ascensori per collegare Stampace a Castello (da via Santa Margherita e via San Giorgio a via Santa Croce via dei Genovesi, attraverso via Cammino Nuovo) e infine due ristoranti.

Alla notizia esplodono le proteste di comitati del rione ed ecologisti: forti dubbi sull'opportunità di sistemare km di pensiline a ridosso delle mura duecentesche e di realizzare un multipiano (attrattore di traffico) nel cuore della città.

Ma il Comune va avanti e nel luglio 2006 trasmette il progetto definitivo dell'intervento al servizio regionale Savi (Sostenibilità ambientale e valutazione impatti) dell'assessorato regionale all'Ambiente, per la verifica di assoggettabilità alla Via (Valutazione impatto ambientale). La procedura termina il13 novembre 2007: sì all'assoggettabilità alla Via. Ma l'esito non arriverà mai. E il piano si blocca per anni, anche sull'onda delle numerose contestazioni.

Nel 2010 la Giunta Floris torna alla carica e decide di rimettere mano all'opera, ma mette in chiaro che il progetto dovrà escludere "per il momento, la realizzazione delle scale e dei tappeti mobili e preveda, in particolare, per i collegamenti tra il parcheggio di scambio di via Cammino Nuovo ed il Castello esclusivamente ascensori".

Nel 2011 arriva Zedda e recupera parte dei fondi regionali che rischiavano di sparire. E riparte dall'ultima versione: quella senza tappeti e scale mobili, solo parcheggio interrato e ascensori incassati. "Stiamo pensando di riproporre il progetto eliminando tutti gli orpelli", spiega Andrea Scano, Pd, presidente della commissione Urbanistica, "ci limiteremo al parcheggio da riservare, quanto più possibile, ai residenti e a un ascensore incassato dentro le mura e quindi nascosto. L'altra idea", conclude, "è quella di realizzare nell'area verde al posto dell'attuale parcheggio a raso dove sistemare anche uno spazio sportivo". Insomma, due obiettivi: creare un garage per agevolare la pedonalizzazione di Castello e risarcire Stampace che perderebbe il "campetto" di via Fara con il piano attuativo della ditta Puddu.

Ma la notizia accende gli animi degli ecologisti, sempre più spina nel fianco della "Giunta rossa" di Zedda. Maria Paola Morittu di Italia Nostra, nell'ultimo convengo sull'Urbanistica in città, ha ribadito la contrarietà a un multipiano nel centro storico e anche l'ex presidente di Castello Gianfranco Carboni chiede "una valutazione complessiva dell'area compresa tra via Fara e via Cammino Nuovo, in relazione a parcheggi e all'esigenza di uno spazio sportivo. Le mura", conclude, "restano tali sia col centro destra che col centro sinistra al governo della città e pertanto: no a ogni progetto intrusivo