Nuovo sovrintendente
 

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«Serve una veloce inversione di rotta per uscire da una situazione che rischia di impantanarsi sempre di più». Questa volta a bacchettare Massimo Zedda sulla situazione del teatro lirico, dopo l'attacco del leader in Consiglio regionale del Pd Giampaolo Diana, è l'assessore regionale alla Cultura Sergio Milia. Ora che sul piatto ci sono 10 milioni di euro stanziati da viale Trento per il risanamento della Fondazione, Milia chiede al sindaco, «quale sia la strategia per un pronto rilancio dell'Ente e perché a distanza di mesi non si sia ancora provveduto alla scelta e nomina del Sovrintendente».
 

LA POLEMICA L'assessore della giunta Cappellacci prosegue: «Da quanto risulta, la programmazione per la stagione lirica 2012/2013 è bloccata totalmente e manca soprattutto la nomina del nuovo Sovrintendente, così come previsto dallo statuto della Fondazione e sollecitato anche dal ministero, dai consiglieri e dall'organo di controllo. Non solo non si è proceduto a convocare il Cda per esaminare i curricula dei candidati che hanno risposto alla manifestazione d'interesse, scaduta il 22 giugno scorso - rileva ancora l'assessore - ma, ancora più grave manca un serio progetto industriale che dimostri la reale capacità di rimborsare il finanziamento regionale da parte del teatro».
 

LA RISPOSTA DI ZEDDA Massimo Zedda ha risposto qualche ora dopo in Consiglio comunale, durante la relazione sui primi sedici mesi al governo della città. «Il lirico è la più grande industria culturale, quando ci siamo insediati abbiamo lavorato al recupero dei crediti e alla revisione della spesa. Ora possiamo guardare al rilancio del teatro e non pensare più a portare i libri contabili in tribunale». E poi le previsioni per il futuro: «Il lirico si deve aprire alla città e portare le proprie professionalità fuori, in tutto il territorio regionale. Solo così può riprendersi». Nessuna risposta invece alla domanda posta da Milia sulla nomina del Sovrintendente. ( m.r. )