Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Malinconico Sant'Elia, la prima volta senza calcio

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2012


L'OPINIONE

di Enrico Pilia
Da quarantadue anni lo stadio Sant'Elia fa parte dell'arredamento della città. E ogni anno, dalla fine dell'estate alla fine della primavera, ha sempre fatto il suo dovere. Un gigante di cemento armato, accucciato lì, a un passo dal mare, un enorme disco volante che non decollerà mai ma che ha saputo custodire emozioni e delusioni del nostro calcio. Clamorosi trionfi, retrocessioni amare, grandi campioni e brocchi clamorosi, una galleria di ricordi rossoblù che nulla e nessuno potranno cancellare. Ieri, due settembre duemiladodici, è stata la prima volta senza il pallone per lo stadio di Cagliari, del Cagliari, dei sardi e di chi fa il tifo per la squadra immagine dell'Isola. Sì, c'è stata la parentesi (bei ricordi) dell'Amsicora e la scalata alla serie A, o quell'inverno gelido a Tempio col Sant'Elia senza prato. Ma il buio di ieri sopra e attorno al vecchio stadio aveva proprio il sapore di un malinconico addio. Il Cagliari ha cambiato casa, magari per sempre, ma che ne sarà del vecchio Sant'Elia?