Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Marina, quartiere sicuro»

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2012


Dopo gli ultimi episodi di violenza parlano i proprietari dei locali storici

Polemiche per gli alcolici venduti ai giovanissimi

Alcuni locali che vendono alcolici a prezzi bassissimi hanno certamente contribuito, ma l'escalation di episodi di violenza urbana avvenuti nelle ultime settimane nel quartiere Marina sono «frutto della casualità». Ad affermarlo sono i proprietari dei locali storici del rione, decisi a non creare falsi allarmismi.
IL CASO Nel corso di questa estate non sono passati inosservati alcuni episodi di inciviltà, in alcuni casi anche di violenza, che si sono verificati nel quartiere storico. Vetri rotti, urla e schiamazzi, decine di telefonate quotidiane alle forze dell'ordine con richieste di intervento per il troppo chiasso. Una situazione che tuttavia non preoccupa più di tanto i gestori dei locali, che vivono in quella zona da decenni e hanno conosciuto la Marina quando le stradine del quartiere facevano veramente paura: «Io ho vissuto questa zone vent'anni fa - commenta Italo Pau, proprietario dell'Ampurias - a quei tempi qui c'era una situazione davvero difficile, con strade buie e il tossicodipendente di turno che ti puntava il coltello alla gola».
ALCOLICI A BASSO PREZZO Il titolare dell'Ampurias (piazza Savoia) prova comunque a dare una spiegazione ai frequenti danneggiamenti: «La presenza di alcune attività che vendono alcolici a basso costo attira un certo tipo di clientela - spiega - in modo particolare giovanissimi, che si ubriacano e ne combinano di tutti i colori in strada. Prima i locali avevano un tipo di clientela ben definito, dove esisteva un'altra cultura del bere e di come vivere la serata».
Raimondo Carboni, titolare del Caffè Savoia, concorda col suo collega sul fatto che alcuni locali attirano persone che non contribuiscono a fare del quartiere il “salotto” della città che dovrebbe essere, ma tiene a precisare che non bisogna creare allarmismi: «Posso assicurare che si tratta di casi isolati - afferma - per risolvere il tutto basterebbe far rispettare le regole, visto che c'è chi continua a vendere alcolici dopo gli orari consentiti. I locali di piazzetta Savoia smettono molto prima, anche per rispetto della gente che abita in zona».
LA TESTIMONIANZA G.G., che abita alla Marina, è stato testimone di atti di vandalismo che si sono verificati a notte fonda: «La zona dove vivo io (tra via Napoli e vico Barcellona) è l'epicentro di tutte le malefatte che avvengono nel rione - fa sapere il residente, che proprio qualche giorno fa ha assistito a un episodio di questo tipo - una decina di giovani sono passati di corsa, hanno spaccato bottiglie e rotto specchietti delle auto, parlando ad alta voce. Una volta andati via questi ragazzini, sono arrivati tre uomini ubriachi e anche loro si sono fatti sentire».
Nel sondaggio pubblicato dal sito www.unionesarda.it , più dell'80% dei lettori sì è dichiarato d'accordo sul fatto che nel quartiere ci vorrebbero maggiori controlli per evitare che gli incivili prendano il sopravvento.
Piercarlo Cicero

 


Le multe per le fioriere
L'assessore:
«Regole
da rispettare»

Anche se molti cittadini chiedono uno sforzo maggiore, le forze dell'ordine questa estate hanno garantito una presenza costante alla Marina. Soprattutto gli agenti della Municipale negli ultimi mesi spesso e volentieri hanno fatto capolino nel quartiere storico per fare in modo che gli incivili non avessero la meglio.
Ma l'obiettivo dei rappresentanti della polizia cittadina è stato anche quello di punire bar, ristoranti e gastronomie che abusivamente hanno messo sedie e tavolini in strada pur non avendo il permesso. I controlli, tuttavia, certe volte hanno riguardato anche le attività che hanno commesso qualche violazione nel suolo pubblico pur avendo i permessi necessari. In alcuni casi sono state fatte multe, per esempio, a chi ha messo delle fioriere non previste dai progetti presentati agli uffici comunali competenti.
Sull'argomento è intervenuta anche l'assessore alle Attività Produttive, Barbara Argiolas, che tiene a precisare come la rimozione delle piante è stata dettata da una questione di sicurezza: «Da privata cittadina non ho dubbi nell'affermare che mi piaceva vedere le piante e le fioriere fuori dai locali - spiega l'esponente della Giunta cagliaritana - ma da amministratore devo dire che è giusto far rispettare la legge, e se le piante creano problemi di sicurezza allora è giusto che le regole vengano rispettate da tutti quanti». (p.c.c.)