Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La prima campanella tra tagli e progetti bloccati

Fonte: La Nuova Sardegna
3 settembre 2012

Mancano sempre i soldi per le autonomie scolastiche e per il personale, il sindacato prepara uno sciopero generale del settore per l’inizio di ottobre

 


di Stefano Ambu wCAGLIARI Insegnanti da oggi a scuola per il primo collegio dei docenti. Per gli alunni ancora qualche giorno di vacanze e bagni, perchè si riprende il 16 settembre. Ma il destino e le parole chiave sono quelle solite negli ultimi tempi: crisi e tagli. Sembra la solita solfa quando si parla di stagione scolastica che ricomincia. Ma non c'è niente da fare: ogni anno è sempre peggio. Edifici scolastici che avrebbero bisogno di lavori per essere rimessi in sesto, ma mancano i soldi per dare gambe a progetti che sono giá pronti. E in più diciannove autonomie scolastiche senza dirigenti scolastici e amministrativi titolari, ma reggenti. Cioè in condivisione con altre scuole. Come dire: addio vecchio preside a pieno servizio, punto di riferimento nel bene e nel male per studenti e docenti. Soprattutto quest'ultimo aspetto è stato al centro dell'incontro di ieri mattina tra l'assessore provinciale all'Istruzione Franco Mele e il suo collega regionale Sergio Milia. «In provincia – spiega Mele – stiamo parlando di sei istituti superiori, il resto riguarda elementari e medie. Con situazioni che, anche a Cagliari, ci preoccupano non poco». I sindacati sono giá sul piede di guerra. E, secondo tradizione, sarà un autunno caldo, molto caldo. «Ci stiamo preparando a uno sciopero per ottobre – spiega Peppino Loddo, Cgil – e chiederemo conto di ciò che sta accadendo nella scuola sarda non solo alla Regione come abbiamo fatto in questi anni, ma anche all'Ufficio scolastico regionale. Tutta la Sardegna è penalizzata. E per i poli attrazione urbani come Cagliari e Quartu c'è il problema del sovraffollamento». La Cgil elenca quali saranno anche per il 2012-2013 i guai dell'istruzione: «Meno immissioni in ruolo – continua Peppino Loddo – più precari senza una cattedra. E ancora: famiglie di alunni disabili che per far valere i loro diritti dovranno rivolgersi alla giustizia». E non è finita: «Siamo sempre alle prese – insiste il sindacalista Cgil – con i problemi dell'edilizia scolastica e delle scuole cantiere. Parlano e si innamorano di scuola digitale e non sanno risolvere queste situazioni. Dappertutto si ragiona sullo sviluppo della nuova città della conoscenza. Mentre noi stiamo retrocedendo con problemi di sempre che si aggravano ogni giorno che passa. E con i soliti drammatici tassi di dispersione». Progetti e qualche lavoro in corso. Ma per l'apertura delle scuole non ci dovrebbero essere contrattempi di sorta. «Al Leonardo – spiega Mele – è stato aperto un cantiere, ad esempio. Ma faremo in modo che questo non interferisca con il regolare svolgimento delle lezioni. Di progetti ne abbiamo tanti. Ma il vero guaio sono i finanziamenti. Dal Cipe ci aspettiamo tre o quattro milioni. Che non sono però ancora arrivati. Mentre la Regione è frenata dal rispetto del patto di stabilità. Ecco, l'ideale sarebbe sbloccare i fondi dell'istruzione dal computo del patto di stabilità. Ma mi rendo conto che si tratta di scelte del Governo». Ma sarà un anno difficile anche per il lavoro nella scuola: «Sarà – continua l'assessore – una vera e propria guerra tra poveri: con i sovrannumerari (ovvro i docenti ex titolari di cattedra) che saranno impiegati spesso al posto dei precari storici. Non si prospetta certo un bel quadro». Ancora due settimane di tregua. Poi dal primo trillo della Campanella delle lezioni sarà battaglia per una scuola migliore

 

Per insegnanti e precari c’è la speranza del maxiconcorso 

CAGLIARI. - Guerra tra precari storici e sovrannumerari per una cattedra. E’ la realtà che si profila per i prossimi mesi ma all'orizzonte c'è anche una speranza: il maxi concorso che mancava da dodici anni. E che in Sardegna potrebbe dare un posto di lavoro, si calcola, a seicento persone. Ma è proprioo così? E quali sono le regole di questa mega immissione in ruolo? Gli insegnanti che ogni anno girano la Sardegna da una scuola all'altra vogliono vederci chiaro. E nei giorni scorsi si sono riuniti in assemblea per sapere cosa succederà. Costituiti dei gruppi di lavoro per approfondire meglio i risvolti più complicati della faccenda. E incontreranno di nuovo. Negli ultimi anni uno dei punti di riferimento per la categoria è anche su Facebook. Notizie, informazioni e scambi di opinioni nel gruppo Comitato precari scuola Cagliari.(s.a.)