Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Restituito il parcheggio

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2012


POETTO. Il Riesame ordina il dissequestro dei posteggi confinanti
 

Ottagono, la concessione dell'area è regolare
L'Ottagono ha vinto la prima battaglia: i cento parcheggi confinanti con lo stabilimento sono stati dissequestrati. Il Tribunale del riesame ha verificato che le aree erano state regolarmente concesse dal demanio regionale al titolare Giuseppe Angelo e che avevano un'utilità pubblica, essendo in parte riservate ai portatori di handicap. Resta ancora da giocare la partita sull'area di 33mila metri quadri davanti allo stabilimento, sottosequestro dallo scorso 4 agosto, dopo il blitz della Polizia municipale e della Guardia di Finanza. Una zona passata di proprietà l'anno scorso, dalla Regione al Comune, e che ha dato vita all'enorme pasticcio.
LE CARTE Antonio Moi ed Efisio Floris, rispettivamente commercialisti e avvocato di Angelo, amministratore della Sates, società proprietaria dello stabilimento Ottagono, sperano di riavere indietro anche l'area più grande anche se la stagione oramai è persa: l'udienza è stata fissata per il 21 settembre. Il legale ha fatto i salti mortali perché il giudice si esprimesse almeno sui parcheggi confinanti con lo stabilimento. «Il terreno», ricorda Floris, «fa parte della concessione regionale onerosa che Angelo ha ottenuto nel 2000, con scadenza nel 2015. Inoltre in questa area c'erano i posti riservati per le persone con disabilità». Il dissequestro è arrivato il 24 agosto ma, per un errore di trascrizione di un numero "mappale", sono trascorsi altri quattro giorni. Solo martedì gli uomini della Municipale hanno tolto i sigilli.
IL CANONE Sull'area più grande il discorso è più complesso. «Dal '99 al 2010», spiega Moi, «la Sates ha ottenuto in concessione dalla Regione circa 15mila metri quadri per un canone di 18mila euro. Nel 2011 ha avuto tutta l'area, 33mila metri quadri, pagando 30mila euro». A novembre la zona diventa di proprietà del Comune. «Ci siamo attivati subito per averla in concessione inviando agli uffici comunali due istanze, una a novembre e una, di sollecito, a maggio. Abbiamo incontrato dirigenti e assessori: ci hanno tranquillizzato e detto che il bando era pronto».
I DANNI Sono trascorsi i mesi senza novità e la stagione balneare è iniziata. «Ci siamo fidati, forse abbiamo sbagliato in questo. Ma perché», si chiede Angelo, «non ci hanno detto da subito che non si sarebbe fatto il bando? Inoltre era necessario sequestrare tutto? Chi ha avuto i maggiori danni sono stati i bagnanti».
Matteo Vercelli