Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dagli scherzi a Genneruxi al volontariato

Fonte: L'Unione Sarda
30 agosto 2012


Il ricordo del fratello
 

Vedi la foto
«Una persona sorridente, sempre allegra, piena di vita. E poi generosa. Mio fratello era un donatore inscritto all'Avis». Giuliano Frau, presidente regionale dell'associazione dei consumatori Adoc, è il fratello di Cesarino. L'unico. È stato lui ad arrivare in via San Benedetto poco dopo l'incidente mortale. Quasi si sente in colpa: «Gli ho trasmesso io l'amore per le moto».
La vitalità di Cesarino Frau si spiega con i lavori svolti e le sue tante passioni. Cresciuto a Genneruxi (il padre diviso tra il lavoro di infermiere e la gestione dell'edicola insieme alla moglie) aveva lasciato Cagliari per iniziare la carriera militare, diventando maresciallo nella Guardia di Finanza. Un'esperienza di alcuni anni. Poi il ritorno nella sua città dove si è messo in discussione aprendo e gestendo un ristorante e successivamente un circolo privato. Padre di due figli (19 e 16 anni), ha sempre avuto un debole per i motori. Auto, ma soprattutto le moto.
Nonostante i tanti impegni riusciva a trovare il tempo di dare una mano all'associazione dei consumatori presieduta da Giuliano: «Andava a controllare i prezzi per l'Adoc. Un'attività da volontario che gli piaceva parecchio». E poi lo sport: da qualche anno si era dedicato all'atletica leggera. «Si è tesserato con l'Esperia. Partecipava soprattutto alle manifestazioni su pista, nei 400 metri». E nella sua vita non poteva non mancare la politica. In passato si era candidato nel Psd'Az per entrare in circoscrizione, ovviamente a Genneruxi. Non era stato eletto: «Mi disse "meglio così", di politico in famiglia ne basta uno riferendosi alla mia esperienza di consigliere comunale in un paese», racconta Giuliano Frau.
La notizia della sua morte ha raggiunto i rioni dove è cresciuto. Il consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Ferdinando Secchi, lo ha ricordato così: «Quante goliardate insieme da ragazzi a Genneruxi. Ti eri immedesimato in bigliettaio dell'Act, in casellante e (destino della sorte) in vigile per far rispettare uno stop dove nessuno si fermava. Resterai sempre nel mio cuore insieme alle nostre "spensierate burle" e al tuo eccezionale spirito gaudente». (m. v.)