Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Indaghiamo sul campo rom»

Fonte: L'Unione Sarda
30 agosto 2012


CONSIGLIO COMUNALE.

Fabrizio Marcello (Pd) chiede una commissione d'inchiesta
 

Si programma la bonifica: necessari carotaggi e studi
Vedi la foto
Quintali di immondezza stoccati e bruciati sistematicamente, per anni. Eternit smaltito e nascosto nei terreni imbevuti di olio e acidi di batterie, alla faccia di qualsiasi norma. Non è solo la Procura e il Noe a voler capire come sia potuto succedere tutto questo al campo nomadi di Mulinu Becciu: «Serve una commissione d'inchiesta sull'inquinamento nel villaggio dei rom», spiega Fabrizio Marcello (Pd), presidente della commissione Servizi tecnologici del Comune. «Come è stato fatto per i frammenti di cemento-amianto trovati al Poetto, credo sia necessario istituire un collegio speciale per far luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità delle condizioni di quell'area».
LA BONIFICA Nelle prossime settimane in Municipio verrà programmata la bonifica del campo. I tempi saranno sicuramente lunghi. Alla conferenza di servizi parteciperanno Provincia, Arpas e Asl. Per prima cosa sarà necessario definire i contorni dell'inquinamento: fino a quale profondità i terreni hanno assorbito polveri e liquami? Per stabilirlo bisognerà portare a termine dei carotaggi, che diranno una volta per tutte cosa c'è sotto un primo strato di terra annerita e maleodorante. «Solo così si potrà fare una stima attendibile dei costi», chiarisce Marcello. Le stime per ora parlano di due milioni di euro.
LE CASE E LA PROTESTA Nel frattempo quasi tutti i nomadi sgomberati a fine giugno dalle baracche di Mulini Becciu hanno trovato una casa. Rimangono senza un alloggio circa trenta persone, che per ora sono state ospitate da amici o nel seminario Saveriano di Is Mirrionis. In alcuni casi sono stati gli stessi rom a cercare le abitazioni da prendere in affitto (i canoni verranno anticipati dalla Caritas e poi finanziati dal Comune), a dimostrazione di come quasi tutti gli ex abitanti del campo abbiano accettato il programma di inclusione sociale. Non tutti però: alcuni starebbero pensando a una nuova manifestazione come quelle di inizio estate (sotto i portici di Palazzo Bacaredda) per chiedere una nuova area dove realizzare un piccolo villaggio. Ipotesi che per ora il Municipio non prende in considerazione, anche perché il rischio di trasformare il campo-bis in discarica abusiva, come è successo nell'area della Statale 554, è altissimo.
IL CONSIGLIO Intanto il Consiglio comunale è pronto a riprendere le attività. Il presidente Ninni Depau ha convocato per oggi la riunione dei capigruppo. Un incontro che servirà per programmare la prossima seduta - che potrebbe essere convocata per martedì prossimo - e per discutere delle priorità per il prossimo autunno. «Piano particolareggiato del centro storico, Pul, commissione sulla qualità architettonica, Tuvixeddu», elenca sinteticamente Depau. In aula è atteso anche l'intervento del sindaco, che verrà chiamato a riferire di fronte a maggioranza e opposizione del primo anno al governo della città. La relazione di Massimo Zedda era già stata richiesta prima delle ferie estive, ma è stata rimandata anche per permettere al Consiglio di approvare entro agosto alcuni provvedimenti importanti, come la variazione di bilancio che ha dato il via libera al finanziamento del progetto di inclusione sociale dei nomadi e (tra le altre cose) al sostegno dei cantieri comunali che verranno affidati alle cooperative sociali, a cui andranno circa 700 mila euro.
LE COMMISSIONI Oggi riprenderà a lavorare anche la commissione Statuto, che discuterà del nuovo Regolamento consiliare e del Regolamento sugli istituti di partecipazione dei cittadini. Domani sarà il turno della commissione Traffico: all'ordine del giorno un dibattito sui problemi legati alla viabilità e ai parcheggi in piazza Yenne e alle Zone a traffico limitato della città. Martedì prossimo invece la commissione Servizi tecnologici sarà chiamata a esprimersi sulla commissione d'inchiesta sull'Eternit al Poetto. Subito dopo potrebbe essere il Consiglio a esprimersi e dare il via libera al lavoro del collegio speciale.
Michele Ruffi