Rassegna Stampa

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E' partito il campionato: il Cagliari dice addio al Sant'Elia dopo 40 anni

Fonte: web cagliaripad.it
27 agosto 2012

a cura di: red
 

Elmas o Quartu o forse ancora Trieste. Si vedrà. La cosa certa è che dopo 40 anni la casa del Cagliari non sarà più il Sant'Elia. Cellino ha chiuso un accordo triennale con il comune di Quartu per la trasformazione del campo di Is Arenas in stadio da serie A da 17 mila posti.

Ma al momento il trasferimento a Quartu è ancora in alto mare ed è quasi certo che la prima gara di campionato "in casa" Cossu e compagni la giocheranno al Rocco di Trieste. E il grande impianto inaugurato con Riva e lo scudetto sulle maglie resterà inutilizzato, anche se agibile. Questo, oltre all'addio di Cellino, anche perché in settimana (il 24 agosto) si è conclusa la procedura di risoluzione della convenzione che dal 2002 disciplinava l'utilizzo del Sant'Elia. L'amministrazione cagliaritana ha denunciato violazioni del contratto e ora gli uffici Sport del Comune di Cagliari notificheranno lo sfratto a viale La Playa.

Quattro, a grandi linee e convenzione alla mano, le accuse di via Roma ai rossoblù: canoni non pagati, manutenzioni non eseguite con regolarità, mancata concessione dell'impianto a soggetti autorizzati dal Comune (Nazionale Attori e Progetto calcio Sant'Elia) e, infine, l'abbandono dell'impianto per le gare contro Inter e Juventus del campionato scorso.

Vediamo nel dettaglio. A fronte di un canone annuo di 50 mila euro (aggiornato su base Istat) <<la Società Cagliari Calcio>>, scrive il Comune, <<nonostante abbia utilizzato lo Stadio Sant'Elia per circa 19 anni, di cui 10 regolati dalla convenzione vigente, ha versato, per tale periodo, a fronte di canoni, interessi e penali dovuti, l'esigua somma" di 50 mila euro il 15 aprile 2010 e di 115 mila 87,18 euro l'1 marzo 2012, <<somme corrisposte per le mensilità comprese nel periodo marzo 2010 - febbraio 2012, entrambe a seguito di numerose diffide trasmessa dal servizio Sport>>.

Cellino si è sempre difeso vantando crediti nei confronti dell'amministrazione per alcuni lavori effettuati allo stadio. Ma via Roma sottolinea la <<grave morosità della Società Cagliari Calcio S.p.A. nei confronti dell'Amministrazione Comunale di Cagliari per canoni non pagati durante la vigente convenzione>>, oltre al mancato pagamento dei canoni relativi alle precedenti convenzioni, per i quali è in corso l'azione legale di recupero del credito, culminata nel pignoramento presso terzi (Lega Calcio per i fondi di Sky, ndr) notificato nel mese marzo 2012 alla Cagliari Calcio S.p.A. e finalizzato al recupero di  canoni, penali ed interessi per un totale complessivo di un milione 727 mila 102,33 euro, più spese procedurali.

Un'altra accusa è quella di non aver provveduto con regolarità alle manutenzioni a proprio carico. Lo dimostrerebbe, proseguono gli uffici comunali, il <<cattivo stato generale dello Stadio, conseguenza della protratta nel tempo carente manutenzione generale a carico della Società>>. "Cattivo stato" ammesso dalla società stessa e, sempre secondo via Roma, giustificato da motivazioni che l'amministrazione bolla come <<infondate e pretestuose>>. 

L'ultima accusa è quella di non aver di riservato l'utilizzo dello stadio <<in modo occasionale, per altri eventi o manifestazioni organizzate e gestite da terzi soggetti autorizzati dall'amministrazione comunale>>.

E si citano il carteggio tra Comune e rossoblù per l'utilizzo del Sant'Elia da parte dell'Associazione Italiana Alberghi della Gioventù per l'organizzazione della partita della Nazionale Italiana Attori a ottobre, e quello la partita del Progetto calcio Sant'Elia, nello stesso mese.

 

<<Ad entrambe le richieste>>, scrive il Comune, <<è stato opposto il diniego della Società Cagliari Calcio all'utilizzo dello Stadio, diniego definitivo per la partita del progetto Calcio Sant'Elia e che, per quanto attiene alla partita della Nazionale Italiana Attori, ha riguardato anche tutte le differenti date che, per venire incontro alle esigenze manifestate dalla Società Cagliari Calcio, erano state proposte in alternativa a quella originariamente indicata.

 

Non solo. Via Roma spiega, sempre in base alla convenzione, il Cagliari avrebbe l'obbligo di disputare la gare interne al Sant'Elia. Cosa che non sarebbe accaduta <<illegittimamente e infondatamente>>, per Cagliari - Inter del 7 aprile 2012 e Cagliari - Juventus del 6 maggio 2012, giocate al Rocco di Trieste