Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I due parchi naturali uniscono le forze

Fonte: La Nuova Sardegna
27 agosto 2012

Siglato un protocollo d’intesa tra l’ente Molentargius e l’area marina protetta di Capo Carbonara a Villasimius




di Stefano Ambu w

CAGLIARI Dalla Posidonia oceanica ai fenicotteri. Due simboli, quasi due marchi di fabbrica. Ma anche due parchi che uniscono le forze: per spalancare (meglio) le porte ai turisti. E per calamitare tra mare e area umida le risorse che arrivano da Bruxelles. È stato siglato ieri mattina all'edificio Sali scelti il protocollo d'intesa tra parco di Molentargius e l'Area marina protetta di Capo Carbonara e Villasimius. E, per evitare che gli accordi rimangano troppo tempo solo sulla carta, ecco un'Unità di coordinamento per mettere in piedi subito progetti a breve, medio e lungo termine. I vantaggi? Creare una maxi area naturalistica che diventi un unico punto di riferimento per i turisti. Come dire: una visita allo stagno non è completa se non si fa un salto anche dalle parti di Villasimius. E viceversa. Con un'immaginabile ritorno in fatto di presenze. L'altro punto chiave del patto sottoscritto è quello legato all'accesso ai fondi comunitari per migliorare sia la protezione sia la fruibilità dei tesori marini e dell'area umida. Il presidente del parco e sindaco di Quartu Mauro Contini e il suo collega di Villasimius Salvatore Sanna hanno sottolineato l'importanza di unire le forze, soprattutto quando si tratta di raggiungere traguardi comuni. «Ne abbiamo parlato tante volte come di un'esigenza – ha spiegato il sindaco di Cagliari Massimo Zedda –. Possiamo contare su risorse con caratteristiche uniche in ambito europeo. Un idea di sviluppo che ci consente di candidarci ad essere il più grande parco urbano e metropolitano a livello europeo». Mentre l'assessore provinciale all'ambiente Ignazio Tolu si è soffermato sulla necessità di interventi nell'area del parco. «Si tratta – ha detto commentando l'accordo – di un'ottima occasione di rilancio». Il protocollo d'intesa avrà validità di due anni. Ma ci sono tutte le premesse perché il matrimonio possa andare avanti per un periodo molto più lungo. Naturalmente non è solo un'iniziativa che punta unicamente ai turisti e all'Europa: piani e progetti potranno essere presentati insieme anche per ottenere finanziamenti regionali e statali. Ma l'ambiente, al di là dei soldi che potrebbero arrivare, rimane al primo posto. Il programma di collaborazione – si legge nel protocollo – dovrà rafforzare attraverso la cooperazione istituzionale le strategie e le azioni per la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali. Con un mix intelligente tra "tutela e uso ai fini sociali ed economici" dei tesori ambientali. L'accordo prevede anche progetti di educazione "verde" intesa come "un investimento pubblico immateriale per la formazione di cittadini responsabili e coscienti del ruolo dell'ambiente". Prevista poi la possibilità, attraverso la stipula di convenzioni, di utilizzare gli esperti dei due parchi in progetti comuni. Un patto per assicurare il decollo delle due aree naturalistiche: una scommessa che l'area vasta di Cagliari, allargata di qualche chilometro sino a Villasimius, vuole assolutamente vincere. I frutti? Forse potrebbero arrivare già dalla prossima estate