Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In tour per la città dei cantieri

Fonte: L'Unione Sarda
27 agosto 2012


IL CASO. Dalle vie del centro a quelle periferiche ecco la mappa dei “lavori in corso”
 

Una domenica tra impalcature dimenticate e transenne
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C'è una città di lavori in corso. Tour tra transenne e impalcature dimenticate. Edifici storici diventati ruderi e coperti d'acciaio, strade aperte e mai chiuse. È la Cagliari che non compare nelle carte turistiche. Passeggiando tra le stradine strette che si arrampicano sino a Castello o addentrandosi a Villanova la cartolina è identica. Ma anche a Is Mirrionis la scena non si discosta. È la città abbandonata, decorata dall'alternarsi del rosso con il bianco dei lavori in corso.
CANTIERI SU CANTIERI Un cantiere a cielo aperto viale Regina Margherita . Entrambi i lati della strada son recintati con reti metalliche. Proseguendo sulla stessa via, all'altezza di via Eleonora d'Arborea c'è un altro cantiere. Le transenne son lì da un mese, i lavori ancora non sono iniziati. Ai piedi del Bastione di Sant Remy altri tubi d'acciaio. Dopo l'ultimo dei 170 gradini della scalinata l'istantanea è identica: le transenne fanno bella mostra anche nel piazzale bianco della Terrazza Umberto I . Sono lì da parecchio. Una breve gradinata porta al Bastioncino di Santa Caterina . Un tempo ospitava l'antico convento delle domenicane: ora un cantiere. La vista è mozzafiato. Peccato per l'ex vivaio. Altre lamiere, assi di legno e lastroni. E poi bottiglie di vetro sparse qua e là. È così da anni. L'area in viale Regina Elena sarebbe dovuta diventare la prima parte di una lunga passeggiata verde. Nel 2006 si aggiudicò la gara la ditta Cuboni. Nel 2008 lo stop per la morte dell'impresario. Ultimazione lavori: gennaio 2013, recita il cartello dell'assessorato Ambiente e Urbanistica del Comune. Importo di contratto: 746.669 euro. Magari la prossima estate lo scenario sarà diverso.
TRANSENNE OVUNQUE A Villanova l'istantanea è molto simile. Via Giardini , davanti al civico 140, l'asfalto è divelto. Ci son le transenne, da sette mesi. Nella stessa via, dove vico Tristani incontra vico XI San Giovanni se ne trovano altre. Ma stavolta va meglio, sono state piazzate da due mesi. In piazza Martiri c'è il monumento ai caduti delle guerre d'indipendenza. Ai piedi dell'obelisco da due mesi son comparse le transenne. L'imponente palazzo all'angolo tra il Largo e il Corso è ricoperto da un'armatura di metallo da un quarto di secolo. E che dire di Palazzo Accardo? All'angolo tra via Crispi e il Largo, è uno degli edifici più rappresentativi dell'età di Ottone Bacaredda. Il ponteggio fa ormai parte della facciata. Entrando in via del Mercato Vecchio , dove la strada incontra via Baylle, un tempo c'era un circolo ricreativo per anziani. Da dieci anni c'è solo un'impalcatura metallica. In via Mameli , davanti al civico 6, c'è un buco dal primo maggio; colpa dello zoccolo di un cavallo. Son passati quasi 4 mesi le transenne ci sono ancora e pure il buco. In piazza del Carmine , all'angolo con via Sassari c'è palazzo Caide, dalla storica cartoleria al piano terra. Sino al '95 apparteneva all'Inail, poi lo comprò il Comune per un miliardo e mezzo. È in stato di abbandono da anni, alle spalle una lunga causa tra i titolari della cartoleria, e l'amministrazione comunale. «Nel frattempo son succeduti tre quattro sindaci, rinvio dopo rinvio, le transenne ancora ci sono», racconta Maria Laura Orrù, la titolare.
IL CASTELLO “SORCESCO” Poi nel Corso, all'angolo con via Maddalena , ci sono i 550 metri quadri disposti su tre livelli del Castello “sorcesco”, così ironicamente ribattezzato dai residenti. È abbandono da anni. In via Mameli c'è un altro rudere, ma stavolta il Comune non c'entra. Pare sia stato venduto a privati per 2 milioni di euro. Un tempo c'era il convento di San Francesco. Ora le sue macerie. Dietro il Brotzu - in via Jenner - sarebbero dovute sorgere alcune cliniche per lungo degenza. I lavori presero il via all'inizio degli anni Novanta. Poi si interruppero. Appartengono alla famiglia dell'ex sindaco Emilio Floris. Attorno una fitta vegetazione, ma non nasconde la grande incompiuta. Sempre in via Jenner, nella strada parallela a via Koch altri tubi di ferro, da dieci anni. Da un anno in via Is Mirrionis , davanti al 147. Quelle di via Abruzzi da due mesi.
Sara Marci