Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Islam, festa nel parco

Fonte: L'Unione Sarda
20 agosto 2012

MONTE CLARO. Datteri e dolci al cocco offerti a cittadini e politici

In 1.400 per celebrare la fine del Ramadan

«Allah è grande e misericordioso». Le tradizionali preghiere, seguite dai canti, dalle lodi e dalla «lezione» dell'Imam, hanno dato il via, ieri mattina, alle suggestive celebrazioni per l'Id al-fitr, la festa per l'interruzione del digiuno (Ramadan), detta «festa piccola» (Id al-saghir). Alle 7 il prato del parco di Monte Claro (concesso dalla Provincia, dopo le esperienze all'Exmà e alla Fiera) si è tinto di bianco per ospitare una gran folla di fedeli con indosso tunica e copricapo. In prima fila l'Imam della moschea di via del Collegio, Triki Mehrez, affiancato dal portavoce della comunità musulmana, Sulaiman Hijazi. In totale sono stati 1400 i musulmani che hanno risposto all'adunata.
IL RITO Inginocchiati sui tappeti, scalzi e con lo sguardo rivolto verso La Mecca, i musulmani-sardi, per lo più originari del nord Africa, del Bangladesh o del Libano, hanno recitato i “takbir” (dichiarazioni della grandezza di Allah) prima di spezzare il digiuno con un banchetto a base di tè e “basbousa” (dolci di cocco). Tanti i cagliaritani che si sono uniti alla festa ricevendo in omaggio i deliziosi dolcetti. L'accoglienza è stata calorosa e tutto si è svolto in un clima di grande serenità e rispetto. I sette gazebo bianchi allestiti davanti al laghetto sono stati presi d'assalto, al punto che alle 10 il cibo era già finito. Il dattero è stato l'alimento più richiesto. Il frutto sacro, prediletto da Maometto e ampiamente citato nei testi dell'Islam per le sue virtù, gode infatti di grande popolarità. La tradizione vuole che sia proprio il dattero o un bicchiere d'acqua, l'alimento ideale per rompere il digiuno. Alle celebrazioni hanno assistito l'assessore comunale alle Politiche sociali, Susanna Orrù, il consigliere provinciale Omar Zaher, e i membri dell'assemblea regionale, Claudia Zuncheddu e Marco Espa.
IL PORTAVOCE Soddisfatto Sulaiman Hijazi: «In realtà i festeggiamenti sono cominciati sabato sera alla Marina», ha sorriso, «ma in via del Collegio eravamo 70, mentre oggi siamo 1400. Monte Claro è un posto magnifico, si è prestato alla perfezione». Felice Mohamed Doreid, dell'associazione Sardegna-Libano. «Vivo qui da 30 anni, mi trovo benissimo, quella di oggi è stata una giornata speciale, ringraziamo le persone che hanno reso tutto questo possibile». «Se ci fosse stato meno caldo sarebbe stato meglio», ha scherzato il palestinese-giordano Alì Shukhy, medico del 118 di Carbonia, in Sardegna dal '90. «Nonostante le polemiche di questi giorni», ha sottolineato Marco Espa (Pd), «Cagliari ha dimostrato ancora una volta di essere un luogo di inclusione e integrazione».
Paolo Loche