12/08/2012 01:32di Jacopo Norfo

Una città senza Rete. Con un wi fi ad ostacoli. Cagliari rinuncia a promuovere le sue bellezze turistiche sul web: si perde ogni giorno migliaia di contatti su Pc, Ipad, Iphone, Android. Ci si può collegare gratis ma soltanto per un'ora e soltanto in alcune zone del centro, e solamente registrandosi, poi stop. Internet spento, vietato. Mentre in tutte le altre grandi e moderne città europee avviene il contrario. Se invece passeggi a Cagliari, ti rendi conto subito  che il servizio non è pubblicizzato. Inoltre il servizio WiFi si rivolge sia ai terminali fissi (PC) che mobile (Ipad, Smartphone) mentre l'interfaccia che si presenta all'utente è solo per PC. Attualmente per accedere al servizio è necessario collegarsi alla rete wifi, registrarsi nella pagine web di presentazione e accettare le condizioni generali di fornitura del servizio. Questa modalità di accesso al servizio e la sua erogazione sono rispondenti alle modalità in uso sino all'anno scorso e regolate dalla legge Pisano. Oggi, grazie alla modifica intervenuta sul Decreto Pisano è possibile rendere più snelle le procedure di accesso, ma l'assessorato al Turismo non muove un dito sujl fronte della crescita telematica. La durata diuna sola ora del wi fi è per evitare che le persone abusino di un servizio che è un bene di tutti evitando comportamenti scorretti da parte di qualcuno che si attacca alla rete magari da casa sua o dall'ufficio. Questa modalità potrebbe essere però rivista,  perché se una persona si sposta su Cagliari e si collega a celle diverse significa che che si sta muovendo e quindi perché precludergli la connettività? Le possibilità di sviluppo sarebbero infinite, basti pensare ai croceristi. Ma anche ai tanti studenti e professionisti cagliaritani che vorrebbero sedersi in qualunque bar e poter navigare gratis, come accade in tutta Europa. Mentre a Cagliari la crescita non è ancora arrivata.

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