Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il colle di Sant’Elia è stato chiuso senza motivi chiari»

Fonte: La Nuova Sardegna
13 agosto 2012

 

CAGLIARI

Le associazioni “Gruppo Cavità Cagliaritane”, “Amici di Sardegna”, “Aloe Felice” e “Ambiente Sardegna” hanno appreso con viva preoccupazione che i sentieri naturalistici del colle Sant'Elia sono stati chiusi: da venerdì infatti sono stati interdetti «con sbarramenti metallici e cartelli inseriti con il cemento» dalla Protezione civile. Sulle transenne, inserite un po’ ovunque a Sant'Elia, soprattutto lungo la strada di Calamosca si legge la scritta «Protezione civile del Comune di Cagliari» e sui cartelli è impresso il simbolo “rischio caduta massi”. «Sorprende però - affermano gli ambientalisti - che accanto alle sbarre antistanti l'hotel Calamosca siano invisibili massi sporgenti ma solo aree pianeggianti nelle quali si inerpicano storici sentieri che risalgono il promontorio, in quel caso caratterizzato da semplici declivi collinari. Si tratta di un vero paradosso». Per questi motivi gli ecologisti fanno appello alla Capitaneria di Porto affinchè chiarisca la situazione. «Temiamo - affermano - che così facendo si inneschino timori ingiustificati nei frequentatori del colle e delle spiaggie, e che gli stabilimenti balneari della zona possano subirne le conseguenze. La chiusura di tutto il colle è un danno anche in rapporto ai turisti».
STEFANO DELIPERI Bisogna distinguere tra zone a forte vocazione balneare da altri tipi di esigenze come quelle di aree tipo la Sella del Diavolo