Rassegna Stampa

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Il sogno di Mulinu Becciu: "Un mega parcheggio attrezzato per i camper al posto dell'ex campo Rom"

Fonte: web Castedduonline.it
6 agosto 2012

di Jacopo Norfo

Una grande area di sosta per i camper a Cagliari, all'incrocio tra la statale 131 e la 554. Dove, esattamente? Semplice: nell'ex campo dei Rom, dove c'è un quartiere, quello di Mulinu Becciu, che per settembre prepara una grande mobilitazione per chiedere urgentemente la bonifica. Antonio Guerrieri, portavoce del comitato di Mulinu Becciu, spiega perchè la rinascita è possibile proprio grazie a una vera integrazione.

Guerrieri, il vostro comitato ha vinto la battaglia per la liberazione del campo Rom: adesso quali scenari si aprono in quella zona?

Intanto non dobbiamo illuderci,  le operazioni di bonifica saranno lunghe e faticose. Prima di tutto bisogna trovare i fondi dalla Regione: ne abbiamo già parlato con l'assessore Leo, a settembre faremo un volantinaggio e una manifestazione pubblica. Vogliamo che quell'area venga restituita a Mulinu Becciu: trovo difficile che ci si possa fare un giardino, l'ex campo Rom è pesantemente inquinato. Là sotto troveranno di tutto. Si potrebbe realizzare un deposito o, appunto, una grande area attrezzata per i camper dei turisti che arrivano in città. Questa sarà la nostra prima proposta a Comune e Regione: teniamo presente che quel punto è quello dove le auto arrivano dalla 131, dunque è il più strategico e adatto a una soluzione di questo tipo.

Sulla questione Rom però Mulinu Becciu ha dato anche una grande prova di civiltà: a proposito, adesso qual è la situazione dei nomadi?

Sono stato a trovarli nei giorni scorsi, insieme all'assessore Susanna Orrù. I Rom stanno bene, si stanno adattando alle case in affitto, è una soluzione che è stata molto gradita soprattutto dalle loro donne. L'importante era soprattutto cercare di tutelare i bambini, loro frequentano le scuole di Mulinu Becciu insieme ai nostri figli e per questo con i Rom è stata trovata facilmente un'intesa. La nostra non era una contrapposizione ideologica: noi abbiamo spinto dal basso, portando foto e filmati del degrado e degli incendi del materiale inquinante alla Procura che neppure era a conoscenza di certi particolari. Poi il sindaco Zedda non ha potuto fare altro che emanare quell'ordinanza. I delinquenti, all'interno della comunità degli zingari, erano forse cinque o sei, bruciavano quel materiale tossico che qualche ditta gli forniva, e quella diossina rischiava di ammazzare i bambini del nostro quartiere. Per fortuna è finita. 

E adesso Mulinu Becciu che quartiere è? Un quartiere vivibile e sicuro che sfugge alle etichette del passato?

Abbiamo appena creato un servizio che si chiama "Mulinubecciusicura", interagiamo grazie alle mail per avere sempre il quadro della situazione. Mulinu Becciu nei prossimi anni deve e può diventare un quartiere residenziale: può diventare una zona prestigiosa perchè è già un quartiere a misura d'uomo, nonostante sia nata come zona fortemente popolare. Chiediamo comunque le telecamere per la sicurezza nelle strade, che arriveranno grazie al piano provinciale della videosorveglianza, nei prossimi mesi. Rispetto a dieci o vent'anni fa l'emergenza della droga nel quartiere è stata quasi debellata, sono rimaste solo piccole nicchie di tossicodipendenti. Fondamentale è sempre la pressione e l'interesse dei cittadini: il nostro comitato resta permanente, su tutto non vogliamo abbassare la guardia.

jacopo.norfo@castedduonline.it

 

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