Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Uniti davanti alla legge: basta un modulo e un clic

Fonte: La Nuova Sardegna
6 agosto 2012

Dopo il voto del consiglio comunale aperto ieri il registro delle unioni di fatto L’assessore Piras: «Nessuna intenzione di sostituire l’istitiuto della famiglia»

COMUNE»DIRITTI PER TUTTI

 


di Stefano Ambu wCAGLIAR

I Dal voto del Consiglio comunale ai fatti o meglio alle coppie di fatto. Unioni gay, eterosessuali ma anche amici o amiche che dividono le spese per la casa, fratelli giovani e anziani che si ritrovano da soli e si fanno compagnia: sono aperte da ieri alle 8.30 le iscrizioni al registro delle unioni di fatto e convivenze al Comune. La svolta era stata sancita dal voto del Consiglio a fine giugno dopo i passaggi, decisi e veloci, nelle commissioni Affari generali e Statuto. E ora si fa sul serio: niente carte da bollo, ma semplice compilazione di moduli sul sito dell'amministrazione. E poi sì, unione di fatto. Una questione di principio. Ma con risvolti vantaggiosi sul piano della corsa, ad esempio, a un alloggio popolare o a un contributo dei servizi sociali. "Terremo conto- ha assicurato l'assessore agli Affari generali e vicesindaco Paola Piras- di questo registro quando si tratterà di compilare i bandi". Una risposta, in qualche modo, alle obiezioni di alcuni consiglieri dell'opposizione che in aula contestavano il fatto che la svolta non fosse poi tanto svolta. Perchè non era sostenuta da una legislazione, regionale o nazionale, in grado di rendere effettivo ciò che veniva sancito nel regolamento. Un ricorso al Tar per il sorpasso in graduatoria di una nuova famiglia ai danni della "tradizionale"? "Noi andremo avanti- ribadisce il vicesindaco- nel rispetto delle normative vigenti". Paradossalmente un'eventuale pronuncia del tribunale amministrativo o del Consiglio di stato potrebbe, in caso di vittoria, erigere un fortino legalmente inespugnabile intorno al regolamento approvato da Cagliari. Ma, ricorsi o non ricorsi, il Comune è già sicuro del fatto suo. Anzi, rimane in ballo l'ipotesi allargamento ad altri benefici: "Il fatto che si parli di alloggi e servizi sociali- ha aggiunto Piras- non vieta che i benefici possano essere estesi in futuro anche ad altre esigenze. Sempre, ribadisco, nel rispetto delle normative vigenti". Soddisfatti? Sì, comunque vada: "Nessuna intenzione di sostituire- ha detto il vicesindaco- l'istituto della famiglia, ma si tratta di un traguardo molto importante: fosse anche solo una l'iscrizione a questo registro, l'amministrazione sarebbe comunque contenta di aver fatto il proprio dovere". Orgoglioso della svolta anche il presidente della commissione Affari generali Filippo Petrucci: "Un ottimo risultato- ha detto- per l'amministrazione". Semplice l'iscrizione online. C'è anche la possibilità di ottenere, sempre in versione elettronica, un attestato d’iscrizione al registro delle unioni di fatto e delle convivenze”. Il documento può essere richiesto esclusivamente dai componenti dell’unione e può essere consegnato soltanto a loro. Massimo rispetto della privacy. Ora si tratta di capire da quanti era attesa questa novità: basteranno pochi mesi per saperlo.