Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Via Sonnino: il nuovo assetto non va

Fonte: La Nuova Sardegna
6 agosto 2012

Il pullman costretto a fermarsi in mezzo alla strada, traffico rallentato e caos. Che cosa accadrà in autunno?

CAGLIARI Il peggio arriverà in autunno, ma già in piena estate, con la città mezzo vuota, via Sonnino si candida a diventare il più classico degli imbuti blocca-traffico. Sono disastrosi gli esiti del nuovo assetto deciso dall’assessore comunale alla viabilità Mauro Coni: ridotta a due corsie effettive, l’arteria che collega le due aree più popolose della città promette una stagione di ingorghi biblici. Le ragioni? Facilissime da individuare: realizzata la pista ciclabile sul bordo marciapiede, al lato opposto rispetto alla caserma dei carabinieri, il Comune ha pensato di creare una fila di spazi-sosta a pagamento all’interno della carreggiata, come in via Dante. La nuova tracciatura si è «mangiata» una corsia di marcia, così le auto parcheggiate in doppia fila, che prima erano un problema, sono diventate regolari. Ma il problema è un altro: adesso chi si muove sulla corsia di destra rallenta la marcia proprio per cercare un parcheggio e così resta una sola corsia da percorrere a velocità normale, mentre prima erano due. La conseguenza è che si formano code di auto anche quando l’intensità della circolazione è bassa, come in questo periodo. Discorso a parte per i pullman, perché qui la situazione assume connotati imbarazzanti: non potendo creare una terza corsia dedicata - una c’è già sul lato opposto, l’altra è per le bici - i mezzi della linea M viaggiano sulla corsia di destra, come le automobili. Ma se prima, quando il bus accostava a destra per la fermata, restavano libere due corsie di marcia, adesso deve sostare al fianco della fila di auto parcheggiate. Quindi la circolazione si blocca. A meno che l’autista non scelga di infilare il pullman nello spazio «rientrato» tra le auto in sosta, compiendo una manovra chirurgica. Ovviamente non lo fa, quindi ad ogni fermata del bus si ferma anche la coda delle auto che lo seguono. Immaginiamo che cosa accadrà in autunno, quando via Sonnino diventa un unico serpente di auto e mezzi. Ma non è finita, perché alla luce di questa situazione appare assurda la scelta di tracciare la pista ciclabile proprio in via Sonnino. A parte il rischio per i rarissimi ciclisti che la percorrono di imbattersi in uno sportello o in un pedone che attraversa - è accaduto già più volte in via Dante - gli automobilisti cagliaritani, anarchici nell’animo, hanno già cominciato a parcheggiare a spina di pesce ostacolando la marcia - finora del tutto teorica - dei ciclisti. Come se non bastasse è già cominciata l’occupazione abusiva degli spazi prima e dopo la fila dei parcheggi a strisce blu, quella specie di corsia che d’un tratto s’allarga e poi si restringe di nuovo costringendo gli automobilisti a strani zig-zag. Inutile aggiungere che il vizio della sosta in doppia fila non si è estinto col nuovo assetto della via, solo che adesso le auto vengono abbandonate con le immancabili luci di emergenza accese praticamente in mezzo alla strada. A parte il flusso del traffico, i pullman sono obbligati a fermarsi. Questa situazione, purtroppo evidente, è certamente legata all’indisciplina degli automobilisti ma la causa principale è la tracciatura cervellotica di spazi e corsie, un dedalo difficile persino da interpretare. L’impressione è che all’assessore Coni, determinato e lucido in altre circostanze, in questo caso sia mancato il coraggio. Perchè per evitare questi disagi, che nei prossimi mesi significheranno ingorghi e caos, sarebbe stato sufficiente eliminare tutti i parcheggi e lasciare via Sonnino - almeno via Sonnino - ai mezzi in movimento: una corsia per i bus, una per i ciclisti e tre per le auto. Naturalmente si sarebbero accese le immancabili proteste dei commercianti e di chi abita nella zona, che sicuramente non saranno placate coi 48 stalli a pagamento rimasti disponibili, con tariffe in aumento e accesso difficilissimo. La speranza è che quello in atto sia soltanto un esperimento e che il Comune corra ai ripari in tempo utile, già prima che via Sonnino riacquisti i volumi di traffico delle altre stagioni. I casi sono due: o si tagliano i parcheggi o si elimina la pista ciclabile. (m.l)