"3/08/2012 01:11di Federica Lai

“Quello del microcredito è un traguardo molto importante per Cagliari, in particolare per le imprese, che potranno essere aiutate utilizzando risorse comunali, a tal scopo individuate”. Lo assicura  Pierluigi Mannino, consigliere comunale, nonché uno dei fautori della mozione, passata il 18 luglio,  per l’attivazione del microcredito in città.

Cagliari vive il dramma della disoccupazione: il microcredito è l’antidoto giusto?

Ho lavorato molto a questa mozione, per poter dare linfa vitale alle imprese: aiutando uno dei settori trainanti dell’economia si crea l’input per una ripresa economica, in un periodo drammatico, quale quello che stiamo vivendo.

Inquinamento acustico nel centro storico: se ne parla spesso, e alla Marina le proteste sono continue. Come si può rimediare a questa situazione, secondo lei?

Il problema acustico riguarda un po’ tutti, non solo la Marina. La vedo più come una tematica legata, in particolare, all’educazione e alla tolleranza: bisognerebbe trovare un giusto equilibrio, e un compromesso, tra le diverse esigenze di chi lavora e chi si diverte la notte, e i residenti.

Il sindaco Zedda sta cominciando ad essere contestato apertamente: sta già finendo la sua luna di miele con Cagliari? In cosa sta sbagliando?

Chi governa in qualsiasi ambito, nazionale, regionale, o locale, deve sempre fare delle scelte, con convinzione o meno, a cui seguono delle reazioni, che possono essere positive o negative: è normale che dopo un po’ venga a rompersi quell’idillio iniziale. Io vorrei vedere da parte del sindaco, e della sua Giunta, delle decisioni più concrete in ambito economico, che andrebbero a risolvere alcuni problemi occupazionali. Personalmente, ho reso nota la mia contrarietà ad alcune iniziative del sindaco Zedda: l’istituzione della consulta degli immigrati, per cui non ho votato, non perché io sia razzista, ma perché credo ci siano cose più urgenti a cui pensare, e sono stato molto duro, ma equilibrato, nel dibattito sui Rom. Lo stesso dicasi per il registro delle unioni civili,  loro cavallo di battaglia in campagna elettorale, e che ritengo non porti a niente, se non a degli atti amministrativi privi di valore giuridico. Il sindaco sbaglia nell’ascoltare troppo, e nell’accontentare, le minoranze: è giusto avere un buon dialogo con tutti, ma poi è necessario essere equilibrati.

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