Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chi ha sbagliato, paghi

Fonte: L'Unione Sarda
1 agosto 2012

Un'imposta con poche certezze
 

Giuseppe Deiana
Lo slogan potrebbe essere: “Imu, poche certezze e tanta confusione”. Sì, perché la nuova Imposta municipale unica che ha sostituito la vecchia Ici, ha finito per determinare una sola certezza tra gli italiani: quella di essere sempre più tartassati dal Fisco. Tassare pesantemente la proprietà immobiliare, in un Paese che da sempre ha investito sul mattone, equivale a una vera e propria patrimoniale, alla faccia di chi pensa il contrario.
A questo va aggiunto che i cagliaritani sono ancora più sfortunati, perché il Comune ha deciso di aumentare le aliquote rispetto a quelle base fissate dal Governo. Ora, si scopre anche che i calcoli del ministero delle Finanze stimavano un gettito Imu complessivamente più alto per il capoluogo sardo. Secondo quanto viene confermato dal municipio, ci si attendeva di incassare il 50% di 43,6 milioni di euro. Questa la stima di Roma. Ma c'è qualcosa che non va. Come è possibile sperare di incassare la metà del gettito complessivo, se si dà ai proprietari delle prime case la possibilità di pagare in tre rate? È contro ogni logica. Quindi, o ha sbagliato il ministero oppure qualcuno dei tecnici romani pensava che gli italiani fossero più realisti del re e pagassero in due rate pur avendo la possibilità di farlo in tre.
E se il Comune di Cagliari ha preso per buone le stime del ministero, senza contestare il fatto che si pretendeva di incassare più del dovuto a giugno, ora dovrebbe avere il coraggio di rimandare al mittente i calcoli fatti, intimando al Governo di rifare i conti per bene. Anche perché non possono essere i cagliaritani, costretti a subire l'aumento dell'aliquota decisa dal Comune, a subire gli errori di qualcun altro. Se i conti non tornano, per una volta, paghi chi ha sbagliato.