Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Un violino fra Vivaldi e Piazzolla

Fonte: Sardegna Quotidiano
26 luglio 2012

GIANMARIA MELIS

 

Da Venezia a Buenos Aires, sulle note di Vivaldi e Piazzolla: il vitalismo barocco delle Quattro Stagioni, la malinconica eppure graffiante sensualità tanguera delle Estaciones Porteñas. Le “Otto Stagioni”. Con il violino solista di Gianmaria Melis, primo konzertmeister sardo dell’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, a fare da guida in questo viaggio musicale per archi. Prima tappa stasera a Bosa, all’ex convento dei Cappuccini, alle 21, nell’ambito di “Un’Isola di Musica”, l’attività in decentramento della fondazione cagliaritana. Si replica alla stessa ora domani a Oristano, sul sagrato della Basilica di Santa Giusta; sabato ci si sposta a Cagliari (ma alle 21.30) al Parco della Musica; lunedì e martedì, di nuovo alle 21, rispettivamente a Cabras e Carbonia, nella chiesa di Santa Maria Assunta e all’Arena Mirastelle; il breve tour dell’Orchestra d’archi del Lirico diretta da Cristiano Del Monte si chiude mercoledì 1 agosto, alle 21.30, all’anfiteatro di Santa Marina a Villanovaforru. Inconsueto ma non inedito l’accosta - mento di partiture tanto diverse, essendo stato sperimentato al Teatro alla Scala cinque anni fa: i celebri concerti vivaldiani, primi quattro dell’opera ottava, hanno ispirato Astor Piazzolla, che intorno al 1970 compone le Cuatros Estaciones Porteñas per il suo quintetto, poi trascritte per violino e archi: «Ci sono rimandi tematici a Vivaldi », spiega Melis. Che per l’occasio - ne farà il suo debutto da solista con l’orchestra nella quale dal 2009 ricopre la posizione di primo violino di spalla: «Una delle migliori compagini italiane. Sono orgoglioso di farne parte ». Prima di lui in quel ruolo si sono avvicendati musicisti provenienti dalla penisola e dall’estero. Nato a Villasimius, si è diplomato al conservatorio di Cagliari per poi perfezionarsi con Georg Mönch, Igor Volochine, Felice Cusano, Thomas Brandis (konzertmeister dei Berliner Philharmoniker nell’era Karajan) e Sergej Krylov: «Nutro immensa gratitudine per tutto quello che mi hanno insegnato». Ma sul tema della riconoscenza Melis ha un pensiero speciale per i suoi genitori: «Devo solo alla loro sensibilità se sono diventato musicista, perché a Villasimius era difficile trovare stimoli. Mi auguro che nel mio paese possa esserci in futuro più attenzione per la musica classica». Dal suo curriculum emerge chiara la vocazione per la musica d’insieme: numerose le esperienze in compagini tra cui l’Orchestra Giovanile Italiana, quelle della Rai e del Teatro Carlo Felice di Genova, dei Pomeriggi Musicali di Milano, la Filarmonica Toscanini di Parma, la “Gali - lei” di Firenze, ensemble nato per accompagnare i corsi di direzione orchestrale tenuti da Carlo Maria Giulini, sotto la cui guida Melis è stato primo violino: «Un uomo di grande carisma che possedeva il dono dell’umiltà. Eravamo tutti dei ragazzi, ma lui chiamava “maestro” ognuno di noi. Ed era sempre pronto al sorriso». Bruno Ghiglieri IL