Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La strage dei muggini

Fonte: L'Unione Sarda
26 luglio 2012

TERRAMAINI. Da ieri mattina migliaia di esemplari in superficie

Poco ossigeno nell'acqua, morìa nel canale

Moria di pesci nel canale di Terramaini. Migliaia di muggini galleggiano, sin dalle prime ore di ieri mattina, nel corso d'acqua che sfocia a Su Siccu. Tantissimi curiosi si sono fermati sul cavalcavia di viale Marconi per osservare il fenomeno. Da un primo riscontro dei tecnici del Parco di Molentargius, della Provincia e del Comune sembra che i pesci siano morti a causa della mancanza di ossigeno. C'è anche un'altra ipotesi: che un controllo poco adeguato delle idrovore del Parco abbia provocato l'immissione di troppa acqua salata.
LE CAUSE L'ipotesi più accreditata è che il repentino abbassamento delle temperature e la pioggia dei giorni scorsi - «che ha riversato sul canale acque torbide», sottolinea il presidente di Legambiente Vincenzo Tiana - abbia fatto diminuire all'improvviso l'ossigeno del corso d'acqua. Tecnicamente si chiama «ipossia/anossia notturna», spiega il direttore facente funzioni del Parco, Marco Loddo, ed è un fenomeno «favorito dalle condizioni climatiche degli ultimi giorni e non dall'inquinamento».
Invece non esclude a priori questa ipotesi l'assessore provinciale all'Ambiente Ignazio Tolu: «Bisogna capire se la moria è dovuta alle piogge che possono avere trascinato sostanze velenose o ad altre cause come la mancata ossigenazione delle acque o il loro surriscaldamento, fattori naturali che si ripetono costantemente». Che questa possa l'acqua possa essere inquinata è però improbabile, visto che la stessa Provincia a monitorare gli scarichi.
C'è poi una terza ipotesi, legata alla mancanza di un controllo adeguato dell'idrovora di Bellarosa maggiore, nello stagno di Molentargius. Da qui potrebbe essere uscita troppa acqua salata che ha alterato i valori dello stagno e del canale. Infatti, i tecnici che hanno sempre controllato il flusso delle acque sono senza lavoro da aprile. Ed è questa la causa, solo per fare un esempio, delle saline secche e, dunque, maleodoranti.
L'URGENZA A parte la questione ciclicità, l'urgenza ora è capire le cause reali della moria, rimuovere le carcasse e smaltirle. La Provincia «ha già inviato una comunicazione ai massimi rappresentanti sanitari del territorio, Asl, ai comuni di Cagliari e Monserrato, e all'Arpas, perché possano immediatamente effettuare le analisi di loro competenza», e oggi Piazza Palazzo farà lo stesso con Quartu, Quartucciu e Selargius. «Anche se la gestione delle acque non ci compete - fanno sapere da via Roma - il comune si farà carico della raccolta dei pesci morti e del suo smaltimento», che verrà effettuato al più presto. (m. g.)