Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quel salto in avanti che la Marina deve fare

Fonte: L'Unione Sarda
26 luglio 2012

L'opinione

di Enrico Pilia
Senza dubbio, è il quartiere che sta lavorando meglio - nel grigiore generale - in questa strana estate di crisi diffusa. Mutuando dallo spagnolo, chiamiamo “movida” quel formicaio di persone, odori, profumi e colori che solo la Marina sa regalare. Soprattutto d'estate, in particolare in questi ultimi anni con la moda dei tavolini all'aperto che fa tanto centro storico internazionale, finalmente. La Marina, poi, si è regalata una botta di vita (e di soldi) con la recente settimana folle del sultano e dei suoi dipendenti, in giro per i ristoranti e i negozi del quartiere a spendere e spandere senza freni. Un improvviso benessere, alimentato periodicamente da frotte di croceristi dal braccetto un po' più corto ma comunque in giro per le stradine di fronte al porto. Qual è il rovescio di questa luccicante medaglia? Il lato per niente oscuro fatto di cibo non all'altezza delle attese, di pulizia non sempre eccellente, di un servizio che - in alcuni casi - non è da esempio, di prezzi alti (nella media) nonostante numeri importanti. La torta dei turisti si divide in due: ci sono quelli soddisfatti, che pagano in silenzio per mangiare qualcosa di mare cucinato bene, ma ci sono anche grosse fette di clienti insoddisfatti, soprattutto italiani, che si lamentano (ogni giorno) di qualità, tariffe e cibo - pizze comprese - dozzinale, non all'altezza delle attese. Il turismo medio-alto si cattura con una buona promozione ma anche sfruttando il passaparola, la più potente operazione di marketing che si conosca. Prepariamoci (tutti) a catturare gli indecisi in un mercato, quello del turismo, che non perdona.