Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Legambiente: la Regione salvi Molentargius

Fonte: La Nuova Sardegna
25 luglio 2012

 
L’associazione ambientalista contesta il disegno di legge che permette di edificare entro i 300 metri




CAGLIARI Legambiente contesta una delibera della Giunta regionale del giungo scorso che ha, di fatto, ribaltato e con effetto retroattivo, una sentenza del Consiglio di Stato che bloccava un progetto edilizio per la costruzione di un palazzo a Cagliari, in via Gallinara, a poche decine di metri dal canale Palamontis delle saline e a ridosso del parco di Molentargius. La battaglia dell’associazione, che ora lancia un appello al presidente Ugo Cappellacci perché sia rispettata la sentenza del Consiglio di Stato, va avanti dal luglio 2007, con una serie di esposti e ricorsi a tutela delle zone umide e, in particolare, del compendio di Molentargius. In tutti gli atti oppositivi, Legambiente ha fatto presente che le norme di tutela del compendio di Molentargius «rendevano incompatibile il progetto di trasformare una villa a due piani tra via Gallinara, via dei Tritoni e viale Poetto, dopo la demolizione, in una palazzo elevato per un’altezza di circa venti metri». Inoltre, il proprietario di un lotto confinante ha presentato ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato che nell’aprile scorso si è pronunciato a suo favore, dichiarando illegittima la concessione edilizia per il fabbricato che, nel frattempo era stato edificato. Nella sentenza il Consiglio di Stato, tra l’altro, ribadisce che le regioni non possono restringere il livello di tutela e ribadisce l’estensione della fascia di salvaguardia dei 300 metri alle zone umide. Ma nella delibera approvata a giugno, contestata da Legambiente, «la Giunta regionale propone al Consiglio un disegno di legge che fornisce un’interpretazione limitativa della fascia di tutela che esclude Molentargius e tanti altri siti umidi».