Rassegna Stampa

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Non solo rom. Zedda stanzia 40 milioni per i poveri cagliaritani

Fonte: web cagliaripad.it
24 luglio 2012


a cura di: Ennio Neri e Andrea Deidda

Municipio 100

"Zedda? Pensa solo ai rom. E non ai cagliaritani". E' la balla colossale che corre di bocca in bocca in città. Ma nella realtà, in quella dei documenti e dei numeri, è vero l'esatto contrario. Nel plus (piano locale unitario servizi) ci sono di 40 milioni del Comune per il 2012 da spendere per i cagliaritani in difficoltà: poveri, anziani, famiglie numerose e papà separati, disabili e sofferenti mentali. Quasi tutti per i cagliaritani, per rom e immigrati la spesa è di circa 200 mila euro. In una città dove l'accesso alla mensa Caritas è aumentato del 10 % in un anno e dove l'esecutivo ha dovuto fare salti mortali e tagli agli sprechi per mantenere invariata la spesa per la lotta all'indigenza.

In questo contesto la somma destinata a nomadi e immigrati è limitatissima: nemmeno 200 mila euro. Ma è bastato che Zedda impiegasse, dopo lo sgombero del campo sulla 554 imposto dal Prefetto, i fondi stanziati anni fa dalla Regione per aiutare le famiglie meno agiate dei rom (coi numerosi bambini) a trovare una sistemazione alternativa, per far nascere la leggenda di un sindaco che trascura i cagliaritani per dare attenzione ai nomadi. Strumentalizzazioni politiche e bugie a sfondo razzistico che fanno leva sugli storici pregiudizi culturali che in tanti, ancora oggi, nutrono nei confronti dei rom.

I dati sono contenuti nel plus (piano locale unitario dei servizi alla persona) 2012-2014 approvato dalla Giunta Zedda e che oggi ha incassato l'ok della commissione Servizi sociali. Ecco come verrà suddivisa la spesa sociale nel 2012: per il settore generalità della popolazione, disagio degli adulti e povertà vengono stanziati 7 milioni 963 mila 627 euro, per gli anziani 5 milioni 305 mila 726 euro, per le famiglie e minori - prima infanzia 2 milioni 413 mila 623 euro mentre per famiglie e minori 4 milioni 582 mila 729 euro.

La parte maggiore della somme è quella destinata alla salute mentale e alla disabilità: 17 milioni 493 mila 645 euro. Mentre per immigrati e nomadi si stanziano 196 mila 350 euro. Ci sono poi i fondi per la programmazione e progettazione (64 mila 241 euro) per gli uffici plus (116 mila 972 euro) e per il Pua (punto unico di accesso, 96 mila 328 euro). Il totale ammonta a 38 milioni 233 mila 241 euro.

Il Plus è stato approvato nella seduta odierna della commissione alle Politiche Sociali. Maggioranza compatta a favore e opposizione che si astiene con i voti di Gianni Chessa (Udc), Anselmo Piras e Maurizio Porcelli (Pdl). Quest'ultimo durante il dibattito non ha risparmiato critiche al piano: "Per la terza età si continua a fare poco e niente, si è fatto un notevole passo indietro. La casa di riposo di Terramaini ha centinaia di anziani che mentre prima venivano coinvolti in iniziative di aggregazione, soprattutto d'estate, ora si trovano in uno stato di solitudine sociale. Per i Rom invece si fa di tutto. Nel Plus inoltre è sparita la figura dell'assistente geriatrico, molto importante".

La replica arriva dal Pd: "Ci siamo ritrovati con una casa di riposo costruita ai margini della città dove sono stati relegati gli anziani - ha detto Maurizio Chessa - sicuramente in un anno non siamo riusciti a cambiare un'impostazione totalmente sbagliata. Facile parlare ora, questo risultato è stato costruito in decenni".

Secondo Matteo Lecis Cocco Ortu "Per l'assistenza agli anziani ci sono 5 milioni di euro, dopo quella per i disabili è la voce alla quale sono destinati più fondi". Chiude Anselmo Piras, Ancora per Cagliari: "E' uguale al Plus dello scorso anno, una copiatura. Non tiene conto della crisi in atto e delle problematiche abitative".