Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Servizio inutile, appalto revocato

Fonte: Sardegna Quotidiano
24 luglio 2012

Comune

 

DIETROFRONT Stop alla “ideazione e realizzazione di un sistema multimediale sugli itinerari turistico-religiosi”. La gara vinta dalla società che ha curato la campagna elettorale di Cappellacci

Al Comune il servizio non serve più. Stop, quindi, alla “ideazione e realizzazione di un sistema multimediale di comunicazione e promozione di itinerari turistico-religiosi della città di Cagliari”. Il dirigente del settore Politiche comunitarie, Alessandro Cossa, ha revocato gli atti di gara: l’appalto indetto nel 2008, che prevedeva una spesa di 146.434,40 euro più Iva, era stato aggiudicato alla Arpanet Srl di Milano. Società che in Sardegna ha fatto più di un lavoro. Oltre ad aver curato dei portali per conto della Regione, ha anche seguito la vincente campagna elettorale per le regionali di Ugo Cappellacci, assessore con delega alle Politiche comunitarie all’epoca dell’indizione della gara.

LE TAPPE DELLA VICENDA La vicenda inizia il 26 giugno 2008, quando il dirigente Mimmo Solina indice la procedura aperta con un importo a base d’asta di 158mila euro più Iva. “Con verbale di gara numero 9”, si legge nella determinazione che non riporta la data del documento, “la società Arpanet è stata proclamata aggiudicataria con un ribasso del 7,32 per cento”. L’aggiudicazione definitiva viene sancita dal servizio Appalti solo il 22 giugno del 2011. Intanto Cappellacci ha lasciato il Comune e siede alle presidenza della Regione: Arpanet ha fatto un buon lavoro di comunicazione. Ma il progetto presentato al Comune, si legge in una nota del 3 febbraio del 2012 scritta dal servizio Informatica, non sembra essere all’altezza: “Il progetto non è dettagliato a sufficienza per poter consentire una valutazione tecnica approfondita (...) Non è prevista l’integrazione con il portale istituzionale (...) Mancano servizi online accessori come le prenotazioni e i pagamenti (...) È da valutare se sia ancora sufficiente prevedere la traduzione dei testi solo in inglese (...) Non sembra prevista la possibilità che il Comune possa farsi carico degli aggiornamenti successivi». E nel frattempo si sono sviluppate tecnologie che farebbero risultare superata l’offerta fatta nel 2008. Così il 23 aprile 2012 (da un anno è cambiata la giunta in Comune) il servizio Politiche comunitarie comunica ad Arpanet che “il sistema attuale di comunicazione dell’ente risulta incompatibile con la creazione di ulteriori portali avulsi dalle iniziative già intraprese e non integrabili con il sistema in genere”. Insomma: sono cambiate le condizioni e la valutazione dell’interesse pubblico ha portato alla decisione di non godere delle professionalità meneghine.

IL RISARCIMENTO DANNI Arpanet si affida allo studio legale Bss, che prima (5 aprile) intima al Comune di affidare il servizio e poi (10 maggio), di fronte al diniego di palazzo Bacaredda, fa la conta dei danni: poco più di 20mila euro, tra rimborsi spese, lucro cessante e danno curriculare. Il Comune ne riconosce appena 1400, e li stanzia con la determinazione del dirigente Cossa, datata 20 luglio, con la quale la gara è stata annullata. Enrico Fresu