Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Sito flop del consorzio Costa Sud

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 luglio 2012

Turismo

 

L’INIZIATIVA È stato presentato in grande stile, non funziona Mentre la Provincia decide di uscire dal raggruppamento

In quattordici anni, dalle casse della Provincia sono usciti un totale di 36mila euro - 2582.28 euro ogni dodici mesi – per aver deciso di aderire al Consorzio turistico Sardegna costa sud. Ma le normative decise a Roma ordinano di tagliare i costi ovunque possibile, soprattutto per le partecipazioni a organismi esterni. Così, da martedì scorso, con una delibera, la giunta ha revocato l’ade - sione. L’addio della Provincia come partner pubblico al Consorzio turistico Sardegna costa sud arriva sei anni dopo quello della Regione, che è rimasta finché è esistita l’Esit, cioè nel 2006. Oggi, negli uffici del consorzio in via Bembo, il Comune è l’unico socio pubblico con una sedia dal valore di 4mila euro all’anno. Ci sono poi gli enti privati: la Camera di commercio versa qualche migliaio di euro in più rispetto a palazzo Bacaredda, l’Ascom Confcommercio e l’Ente Fiera se la cavano con mille euro a testa ogni 31 dicembre. Proprio nella sala consiliare di via Roma, a aprile 2009, viene presentato il sito internet del Consorzio. Un evento presentato come rivoluzionario: a decantare le meraviglie della pagina web ci sono l’allora sindaco Emilio Floris, l’assessore provinciale al Turismo Piero Comandini, il collega dell’Urbanistica, Giovanni Campus, la capo area dei Servizi al cittadino Ada Lai e il presidente del Consorzio, Renato Serra. Tra riadattamenti in chiave europea delle parole di Kennedy e le sempre valide “sinergie tra pubblico e privato”, Serra si limita a dire che «la presenza di 18 giornalisti di testate turistiche nazionali dimostra quanto Cagliari abbia ancora da raccontare all’Italia e al mondo». Un portale web «che permette al turista di costruirsi la sua vacanza, ricco di informazioni su cosa fare, dove andare e come viaggiare». Ma nella realtà www.sardegnasud.it è un sito quasi inutile. Impossibile prenotare un soggiorno, visto che non c’è la sezione apposita. Sono solo dieci gli hotel a 4 stelle presenti, nove quelli a 3. Un po’ poco, per un sito che, almeno nelle intenzioni, deve abbracciare tutto il comparto turistico e ricettivo del sud dell’isola. Tra i partner, c’è ancora il logo della Regione Sardegna: è la ciliegina sulla torta che certifica l’abbandono del portale web. Aperto nel 2009, tre anni dopo l’addio della Regione. Fino allo scorso aprile, Renato Serra è stato il presidente del Consorzio nato nel 1983. Adesso è consigliere comunale Udc e, per il Consorzio, referente dell’hotel Ulivi E Palme di via Bembo. «Con i nuovi impegni politici avevo necessità di più ore libere, ha preso il mio posto Martino Di Martino, proprietario della ditta Sintur. Il sito è in fase di ristrutturazione per cause non riconducibili a noi soci», spiega Serra, «la società che lo gestiva, purtroppo, ha fallito, creando degli imprevisti. Riattiveremo tutto nei prossimi giorni, con cinque lingue straniere disponibili e soprattutto rivedendo la questione delle prenotazioni, oggi impossibili da effettuare». P. R.