Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ma in città c'è anche chi accusa: «Trattata come un ostaggio di serie B»

Fonte: L'Unione Sarda
19 luglio 2012

CAGLIARI. L'esultanza di Massimo Zedda: Rossella, tutti ti aspettano qui


Festa grande anche in città per la liberazione di Rossella Urru. La splendida notizia, attesa da nove mesi, è stata salutata con un lungo applauso dall'intero consiglio comunale durante la seduta di ieri sera. Ad annunciare la fine dell'incubo per la giovane cooperante di Samugheo è stato il presidente dell'assemblea, Ninni Depau. Felice anche il sindaco, Massimo Zedda, che ha espresso via Facebook la sua soddisfazione. «Nelle parole del ministro Terzi», ha scritto, «la conferma della notizia che attendevamo da tempo. Ora, Rossella, ti aspettiamo anche a Cagliari. E quando vorranno saranno i benvenuti anche Ainhoa ed Eric».
Per strada la gioia e il sollievo di tanta gente comune. «Sono davvero contentissimo», ha detto Fulvio Cocco, titolare dello storico Cafè Roma, «dopo tante brutte notizie finalmente una bella, anzi bellissima. Eravamo stufi di sentir parlare solo di crisi e di spread. Ora Rossella è finalmente libera. Speriamo che sia stata trattata bene che non le abbiano fatto del male. Abbiamo saputo della liberazione da alcuni clienti che ne stavano parlando. Abbiamo subito acceso la televisione e c'era la sua foto su tutti i telegiornali». «Una liberazione dopo tanta sofferenza, una giornata splendida, indimenticabile», ha detto Ignazio Canceddu, barista, «Rossella se lo meritava proprio, una giovane in gamba che ha lasciato la sua casa per andare a promuovere la pace lontano». Troppi nove mesi. «Non c'è stato abbastanza impegno», hanno sentenziato Maria Moi e Roberto Orani, coniugi cagliaritani, «sicuramente si poteva fare di più per liberarla prima. Siamo contenti ma anche arrabbiati per come è stato gestito il suo caso». D'accordo Roberto Ibba, direttore sportivo del Progetto Calcio, la squadra di calcio di Sant'Elia. «Rossella è stata trattata come un ostaggio non di Serie B ma peggio, di Serie D, forse noi sardi contiamo meno degli altri, è vergognoso». Ilario Pittau, 26enne di Samassi a passeggio nel Largo con un gruppo di amici ha sintetizzato tutta la sua gioia con un sospirato «Finalmente!».
Commosso Mario Martino Mura, titolare del rifornitore di benzina Agip di via Castiglione. «Una gioia profonda e una grande emozione per tutti», ha detto, «abbracciamo idealmente Rossella e la sua famiglia». «Era in mano a chi sa chi», hanno sottolineato Egidio Lobina e Letizia Calledda, all'ingresso dei Giardini Pubblici, «ora potrà riabbracciare i suoi cari, siamo felicissimi». «C'era il timore che non tornasse più a casa», ha detto Giorgio Durzu, edicolante di via Roma da 40 anni, «per cui questa notizia ci ha riempito il cuore di gioia. Avevamo paura che arrivassero notizie diverse, brutte, perché dopo nove mesi è ovvio che le speranze si affievoliscono, invece è arrivato il momento della liberazione e della gioia».
Paolo Loche