Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Protesta dei precari Liori chiama Zedda: grana del Comune

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 luglio 2012

 

L’assessore regionale al Lavoro Antonangelo Liori chiama in causa il sindaco Massimo Zedda. Stanco di essere assediato dai precari del Comune, che hanno piazzato da dieci giorni le tende al piano terra dell’assessorato di Piazza Giovanni, prende carta e penna per invitare il primo cittadino ad utilizzare le risorse che già ci sono. Sono quelle contenute nella delibera regionale del 15 maggio 2012, che ha messo sul tavolo per il capoluogo circa 2 milioni di euro per la predisposizione dei “cantieri per il lavoro”. «La norma », specifica l’assessore, «ha come priorità l’impiego di soggetti espulsi dal mercato del lavoro negli ultimi due anni, disoccupati di lungo periodo e donne». Inoltre si può contare sui fondi Por 2007-2013 distribuiti attraverso i progetti integrati di sviluppo locale (Pisl) ed a quelli operativi per l’imprenditoria comunale (Poic). La lettera, indirizzata tra l’altro anche al prefetto Giovanni Balsamo, al governatore Cappellacci e ai sindacati, mette in evidenza anche un altro aspetto: «Ciò che chiedono questi lavoratori rappresenta un diritto per qualsiasi precario di tutti i comuni dell’isola, perciò è impossibile attivare questi tipo di progetti con risorse regionali. È mio dovere di amministratore mettere tutti sullo stesso piano, a prescindere dalla loro residenza».

Tradotto, i fondi regionali servono per tutti e non si possono dirottare solo sul capoluogo nonostante le richieste dei lavoratori impiegati un tempo nei cantieri comunali siano sacrosante. Insomma, è il Comune che a questo punto, secondo Liori, dovrebbe fare la sua parte. Anche perché la situazione è diventata ormai insostenibile, sia per i disagi che si stanno creando all’uten - za e al personale degli uffici ma anche per i precari stessi, costretti a bivaccare al piano terra. Per ora i pasti caldi sono stati forniti dalla Caritas, ma di certo la protesta ha segnato i 42 rimasti per strada e barricati nelle sale di piazza Giovanni. La lettera termina poi con un appello finale: «Si chiede di valutare ogni iniziativa utile per promuovere in tempi brevi l’opportunità lavorativa a favore dei precari». F. O.