Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

« L’Anfiteatro? È aperto» Sì, ma solo nei depliant

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 luglio 2012

ALL’INFOPOINT

 

A prima vista si può pensare a un pesce d’aprile decisamente fuori stagione. I quattro su cinque Infopoint aperti e sparsi in città, anche ieri, hanno distribuito ai turisti un malloppo di carta. Opuscoli informativi, mappe topografiche e pieghevoli con la lista dei monumenti da visitare. In tutti questi, nessuno escluso, campeggia un macroscopico errore. Leggendo, viene fuori che l’Anfitea - tro romano è aperto e si può visitare, addirittura con la possibilità di conoscere il monumento con una guida o un’audio-guida. Non solo: attualmente, dentro il monumento si tengono concerti tutta l’estate che attirano migliaia di spettatori paganti. Chi arriva da Germania, Spagna, Inghilterra e Russia – paesi di provenienza della maggior parte dei vacanzieri in una domenica di sole – probabilmente non conosce gli sviluppi giudiziari e politici legati all’Anfiteatro. Chiuso, meglio sbarrato, con i lavori per levare una prima parte di legnaia iniziati da due setti- mane e la magistratura che indaga in merito ai danneggiamenti alla roccia. Oltre i cancelli, la desolazione: tubi accatastati sopra il palco, sedie blu messe alla rinfusa vicino a un capannone, meno rifiuti rispetto a qualche tempo fa. Entrando nel dettaglio: tra le mani dei vacanzieri c’è la Mappa turistica in 43 punti dal titolo Scoprire Cagliari, in italiano e inglese e con il logo del Comune-Assessorato al Turismo, e un riferimento alla Regione. Al punto 22 c’è l’Anfiteatro romano. Otto righe dove si legge «Oggi viene utilizzato per ospitare importanti spettacoli estivi. Ingresso libero. Invernale 9-17. Estivo 9-13 e 15.30-19.30. Chiuso i lunedì e a Natale ». Altro opuscolo, IoamoCagliari: anche questo bilingue e con il patrocinio dell’assessorato. Al termine delle due ore e mezzo del tour storico di Stampace l’arrivo è previsto proprio all’ Anfiteatro romano: «La visita si svolge con la guida e dura circa 50 minuti». Già due errori da penna rossa, ai quali se ne aggiungono altri due. Il miraggio di entrare nell’area di viale Fra Ignazio, infatti, c’è anche nel libretto di IoAmoCagliari, con una foto di migliaia di persone sedute nelle gradinate dell’Anfiteatro, che è anche il primo monumento dei dodici siti di interesse stampacini, segnalati sulla cartina offerta da palazzo Bacaredda ai turisti. Una situazione paradossale: la notizia, falsa, è che l’Anfiteatro è aperto, ma solo sulla carta. Meglio, sulle carte distribuite dal Comune dall’inizio della stagione estiva. Alle tredici, col caldo che entra dentro le teste, Barbara Würzt, turista di Amburgo, è sorpresa: «È chiuso? Avrei voluto visitarlo, resto in città solo per due giorni», dice osservando il deserto interno dell’Anfiteatro. Alle 14, amara sopresa per Roger Fisher, da Manchester: «È segnato sulla mappa, da fuori sembra affascinante, scatterò qualche foto dall’esterno», afferma, premendo il pulsante on della sua compatta. Di certo, non sono state distribuite tantissime mappe sbagliate: chiuso l’Infopoint di piazza Ingrao, alla fine hanno operato solo quello davanti alla Stazione marittima, sotto il Bastione e prima della torre di San Pancrazio. Deserto l’Infopoint nel sottopiano Search: «Non siamo segnati sulla mappa e manca un cartello fuori», spiega Alessandra, una delle tre impiegate. Le centinaia di turisti hanno tuttavia potuto visitare una città quasi deserta, muovendosi tra le viuzze di Castello – visitando il Duomo e la mostra artistica Pop e Concettuale all’Antico palazzo di città -, spostandosi tra i quartieri storici sopra il trenino blu. Paolo Rapeanu