Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Porto canale, licenziamenti beffa

Fonte: L'Unione Sarda
20 ottobre 2008

Vertenza. Contro i provvedimenti insorge la Cgil: annunciato lo sciopero generale

Nonostante i segnali di ripresa 25 operai senza lavoro

Sindacati contro l'Autorità portuale: «Obbliga la Clp al licenziamento dei dipendenti nonostante il Porto canale sia in piena ripresa».
Il Porto canale è in piena ripresa, ma la Compagnia dei lavoratori portuali è costretta dall'Autorità portuale a licenziare i dipendenti. Il paradosso viene denunciato dalla Cgil che annuncia lo stato di agitazione e minaccia lo sciopero generale.
LA STORIA La Clp è un società che garantisce il servizio di assistenza alle navi e alle merci in transito al Porto canale. L'impresa aveva risentito della diminuzione dei traffici nello scalo commerciale cagliaritano e per questo, a maggio di quest'anno, aveva ricevuto l'invito su carta intestata dell'Autorità portuale di «ridurre l'organico di 25 unità lavorative». I responsabili della società avevano provveduto ogni mese a licenziare «per giustificato motivo oggettivo» un dipendente. Ora la situazione è ribaltata e il traffico delle navi portacontainer è ripreso, ma le lettere di licenziamento continuano ad arrivare ai dipendenti. L'ultima è stata spedita il 29 settembre e altre, se non cambiano le cose, arriveranno.
IL SINDACATO Alessandro Schirru è il segretario provinciale della Filt-Cgil. «Non riusciamo a capire come mai le lettere di licenziamento siano state inviate su richiesta dell'Autorità portuale, istituzione preposta allo sviluppo della portualità e quindi dell'occupazione e non alla mortificazione dei lavoratori. Lavoratori che nonostante le rassicurazioni non hanno ancora visto alcun sostegno al reddito per il periodo di lunga attività».
IL MISTERO Il sindacalista afferma che la riduzione degli organici alla Clp è stata imposta dall'Autorità portuale senza convocare le parti sociali e le istituzioni. «Il 3 ottobre abbiamo chiesto un incontro, ma non c'è stata data alcuna risposta». L'assessore regionale ai Trasporti Sandro Broccia e il presidente del Casic e della Provincia Graziano Milia cascano dalle nuvole. «Non sono al corrente della vicenda», dichiara Broccia. Più polemico il commento di Milia. «L'autorità portuale non mi ha informato. Avrebbe fatto bene a convocare un tavolo con le organizzazioni sindacali e le istituzioni. Mi auguro che i lavoratori vengano riassunti, se la scelta fosse definitiva sarebbe molto preoccupante». Sulla stessa linea il sindaco di Cagliari Emilio Floris: «L'accordo con la Cict prevede un recupero dei traffici che porta a un aumento dell'occupazione. Seguirò la vicenda: il nostro obiettivo è far lavorare tutto l'indotto industriale del Porto canale». Impossibile registrare il parere del presidente dell'Autorità portuale: il cellulare di Paolo Fadda ieri squillava a vuoto.
ANDREA ARTIZZU

19/10/2008