Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Occupiamo finché non ci daranno il lavoro»

Fonte: L'Unione Sarda
16 luglio 2012

LA VERTENZA. I precari del Comune chiedono l'intervento della Regione
 

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Sono stanchi, delusi e arrabbiati. Sono i 47 lavoratori precari del Comune che dal 2 luglio occupano, giorno e notte, il piano terra del palazzo dell'assessorato regionale al Lavoro. Chiedono che la Regione rinnovi il protocollo d'intesa siglato nell'aprile del 2010 con il Comune che prevedeva un progetto di “inserimento e reinserimento” dei precari, rinnovabile di anno in anno su richiesta, fino a tre anni.
La richiesta, in vista della scadenza del primo anno, è arrivata sul tavolo di Regione e Comune il 19 ottobre scorso, ma contratti ancora non se ne vedono. Sul piatto c'erano 700.000 euro per ogni anno. Scaduta la prima annualità, a gennaio scorso, da sei mesi i precari sono senza lavoro. «E alla disperazione», aggiungono. «Resteremo in assessorato finché non arriveremo a una soluzione». Sono custodi, magazzinieri, giardinieri, idraulici, usceri. «Abbiamo figli da mantenere e bollette da pagare», dicono. Avevano uno stipendio di 711 euro al mese, adesso non hanno niente. «Soltanto debiti».
Accanto a loro, nella battaglia, Luca Locci, Cgil, Roberto Meloni e Maurizio Macis, Ugl-Intesa. «Chiediamo un incontro con il presidente della Regione, Cappellacci, l'assessore regionale al Lavoro, Liori, e il sindaco Zedda, per sapere se i soldi deve tirarli fuori il Comune o la Regione», dicono i rappresentanti dell'Ugl.
L'assessore Liori, in una lettera indirizzata a Zedda, Cappellacci e sindacati, ribadisce che la soluzione della vertenza non è di competenza della Regione. E ipotizza una via d'uscita. «La legge regionale 6 del 15 maggio 2012 stanzia fondi al Comune per l'apertura di cantieri comunali. Sono 2 milioni, con cui si potrebbero aprire cantieri e dare lavoro ai precari. (ma. mad.)