Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Banca delle ore via al progetto varato dal Comune

Fonte: La Nuova Sardegna
12 luglio 2012

 
Politiche sociali




CAGLIARI La rivoluzione delle politiche sociali passa attraverso il Plus: servizi in rete con Provincia e Asl per evitare sprechi e doppioni e rendere più efficace quello che si offre. Dall'assistenza ai disabili alla tutela dei minori passando per la Banca Ore, sistema di erogazione di contributi che prevede la partecipazione attiva, ad esempio attraverso ore di lavoro, del beneficiario. Martedì sera c'è stato il sì della giunta alla proposta presentata all'esecutivo dall'assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù. E ora la strada è tutta in discesa: prestissimo la delibera arriverà in Commissione servizi sociali, passaggio indispensabile per l'approvazione in aula. «Cercheremo di arrivare al traguardo- spiega Fabrizio Rodin, presidente della Commissione- nel più breve tempo possibile. Fondamentale stare in rete per migliorare i risultati. Con la partecipazione attiva, concordata e ragionata non solo delle istituzioni, ma anche delle associazioni che operano nel settore». Quello delle associazioni è lo snodo fondamentale per arrivare a una puntuale organizzazione di rete di tutti i servizi ritenuti necessari. Uno degli interventi più innovativi, già compreso nel programma delle politiche sociali, riguarda la Banca ore: il via è previsto nei prossimi giorni e c’è parecchia attesa da parte di chi dovrebbe prestare il proprio tempo e di chi ne ricaverà dei benefici. «Un sistema di contributi-spiega Rodin- che prevede, in maniera calibrata e a seconda delle possibilità del beneficiario, che chi riceve i fondi offra in cambio alla collettività qualcosa che sa fare. la filosofia è quella della responsabilizzazione». L'istituto «banca ore sociali - spiega una determinazione del Comune- è un patto sociale tra l'amministrazione ed il cittadino che prevede lo scambio tra la risorsa tempo, da utilizzare per finalità sociali a favore della comunità, ed il sostegno economico rivolto a coloro che si trovano in condizione di disagio per insufficienza del reddito, perdita di lavoro, condizioni di cronica esclusione sociale e difficoltà nel soddisfacimento dei bisogni primari».Tra gli obiettivi indicati dall'amministrazione: «Promuovere la dignità umana di persone che vivono situazioni di disagio e percorsi di inclusione sociale attraverso l'elaborazione di progetti e interventi personalizzati, disincentivare forme di mero assistenzialismo attraverso il mantenimento e il potenziamento delle capacità lavorative e personali».Un Plus che punta a valorizzare tutti quegli interventi da sempre al centro delle Politiche sociali dell'amministrazione: nuove povertà, emarginazione, infanzia, disabilità.