Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Consiglio, indagine sui costi

Fonte: L'Unione Sarda
10 luglio 2012

Ma negli ultimi quattro anni i gettoni di presenza si sono ridotti di un terzo

La lente della Corte dei conti sulle spese dell'aula
La finanziaria del 2010 è stata quella che ha imposto di chiudere i rubinetti: non è un caso che negli ultimi anni il costo del Consiglio comunale, da quello dei gettoni di presenza alle spese di cancelleria, si sia ridotto notevolmente. Nel 2008 l'attività dei consiglieri pesava sulle casse del municipio con oltre 566mila euro, nel giro di quattro anni il tetto è sceso a quota 386mila. Quasi un terzo in meno.
L'INDAGINE Tutte le spese dell'aula di via Roma ora sono sotto la lente della Corte dei conti, che un mese fa ha chiesto al Comune di trasmettere un rendiconto sui costi della politica a livello cittadino: un'indagine statistica per vigilare sulla diminuzione della spesa e per confrontare Cagliari con le altre realtà simili. Quanto guadagnano i consiglieri? Circa 1.500 euro lordi, che al netto delle tasse possono ridursi fino al 40 per cento, così come l'indennità del presidente (2.164 euro netti) e del sindaco.
LE SEDUTE Una riunione del Consiglio comunale costa dai 4 ai 6 mila euro, che sommati agli stipendi di uscieri, commessi e dipendenti degli uffici che supportano l'aula, può quasi raddoppiare visto che l'orario scelto (dalle 18 alle 21) si traduce nel pagamento di uno straordinario a ciascun impiegato. Ecco perché il presidente Ninni Depau, in una lettera indirizzata ai colleghi della maggioranza ha allegato anche un documento in cui viene richiamato il funzionamento delle aule di dieci Comuni italiani.
GLI ALTRI Da Roma a Bologna, passando per Udine e Catania. Tutti hanno scelto di convocare il Consiglio un solo giorno alla settimana, a differenza di Cagliari dove si tengono due sedute alla settimana. A Torino i consiglieri si riuniscono il lunedì, dalle 10 alle 15. A Napoli dalle 9 alle 15, in un giorno della settimana che varia. A Bologna dalle 13 alle 18. Così i municipi risparmiano sui gettoni dei consiglieri e sugli stipendi degli impiegati, che sono impegnati nel normale orario di lavoro.
ANCORA TAGLI Ma le ultime Finanziarie hanno costretto il Consiglio a diversi cambiamenti rispetto al passato. Un esempio: se fino allo scorso anno ogni gruppo consiliare aveva la possibilità di ricevere un contributo per affittare le sale convegni, per organizzare incontri e conferenze stampa, adesso ogni partito si dovrà “accontentare” della sala del sottopiano del Municipio. Tagliati anche i parcheggi: prima il Comune affittava dei posti auto nell'area della stazione, dallo scorso giugno il contratto è stato rescisso. Pure i francobolli, per cui nel 2008 venivano spesi oltre 11 mila euro, verranno ridotti. Ogni consigliere aveva a disposizione circa 500 affrancature. Nel tempo delle email, forse si potevano evitare.
Michele Ruffi

 

Il presidente Depau
«Abbiamo
il dovere
di fare meglio»

Dopo un anno alla guida del Consiglio, ha inviato una lettera ai consiglieri di maggioranza per tirare le somme. E se l'è presa con la «scarsa utilità» di ordini del giorno e mozioni che hanno riempito i programmi negli ultimi 12 mesi, in cui sono state convocate 90 riunioni. «Non c'è dubbio che si debba intensificare l'attività, sia sotto il profilo quantitativo che sotto quello qualitativo», dice Ninni Depau. Sulla scrivania del presidente del Consiglio comunale c'è un foglio di appunti sull'ultimo anno di lavoro. I punti principali: «Valorizzazione del Consiglio»; «Ruolo proponente delle commissioni»; «Giornate di studio sul bilancio» e altre attività che Depau elenca come «caratterizzanti» del suo modo di interpretare il proprio ruolo.
Cos'è successo in quest'anno?
«Il Consiglio si è riappropriato del suo ruolo. Prima tutti i documenti, pur essendo una nostra prerogativa, venivano proposti dalla Giunta. Era un mero lavoro di ratifica. Questo non succede più».
Qual è il suo giudizio della Giunta?
«C'è una grande aspettativa. La città ha scelto la freschezza. E lo dico io, che ho sostenuto alle primarie un candidato più esperto come Antonello Cabras. È normale che ci possa essere qualche inesperienza, legata al fatto che Cagliari non è mai stata governata dal centrosinistra».
E la lite tra i consiglieri Tocco e Mascia?
«A me dispiace quando si delegittima una parte, perché si delegittima tutto il Consiglio. È un errore drammatico. Non ho sentito cosa ha detto Tocco, ma c'era il rischio che la situazione degenerasse. La mia condotta ha fatto in modo che si sia mantenuto il controllo».
I consiglieri hanno mantenuto un loro piccolo privilegio: avere il pass per tutte le Ztl.
«Il consigliere non deve stare chiuso nel Palazzo, ma deve avere un rapporto costante coi cittadini e avere una mobilità adeguata. Non è scandaloso e non ha costi».
Presto discuterete del nuovo regolamento.
«Dobbiamo adeguarlo al nuovo ruolo che vogliamo per il Consiglio. La velocità è un aspetto importante. Esempio: ora si possono presentare un milione di emendamenti, tanto per paralizzare i lavori. Poi bisogna bilanciare la mancanza delle Circoscrizioni, magari dando più importanza alle associazioni». ( m.r. )