Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Turismo, cultura e negozi colori anti-crisi nelle notti estive

Fonte: Sardegna Quotidiano
9 luglio 2012

 Il piano

 

L’INIZIATIVA Ogni giovedì apertura straordinaria di centri d’arte e negozi. Il Comune chiede anche bus da Pula e Villasimius L’assessore Argiolas: un periodo difficile ma è sbagliato fermarsi

Sette giovedì, dalle 18 a mezzanotte, e sette colori diversi. Si parte con il primo tono, quello azzurro, per le sei ore del prossimo giovedì. Poi arancione, giallo, rosso, bianco, verde e rosa, fino al 30 agosto, escluso il giovedì dopo Ferragosto. Commercio e cultura che si uniscono, per cercare dio fare di Cagliari una città a forte denominazione turistica: questo il senso delle “Notti colorate”. Tutti uniti: Comune, associazioni di categoria, consorzi e imprenditori. I commercianti sperano di concludere buoni affari, cittadini e turisti potranno visitare a prezzi scontati i centri culturali quali Exmà, Ghetto degli Ebrei, villa Muscas e le torri dell’Elefante e San Pancrazio. Un work in progress, quello pensato dai due assessorati: 50mila euro la cifra spesa per pubblicizzare le sette notti estive, ma è solo il primo passo. Nei prossimi giorni è previsto l’ok definitivo all’intesa con l’assessorato regionale ai Trasporti, per collegare ogni giovedì sera con dei pullman, la città con Pula e Villasimius: centri turistici della costa. IL COMUNE: PROGETTO DI TUTTI Ieri, nella sala Search di palazzo Bacaredda, tutti – dagli assessori ai rappresentanti dei commercianti – hanno espresso la volontà che le “Notti colorate ” siano il punto di partenza verso una città incentrata sul turismo, niente a che fare con “shopping sotto le stelle”. «Non a caso l’impegno delle associazioni di categoria è quello di offrire queste giornate a cittadini e turisti, perché è un progetto che appartiene a tutti. Così si crea la destinazione turistica: quando in una città ci sono vita e movimento», spiega l’assessore comunale alle Attività produttive, Barbara Argiolas, riconoscendo subito che «in questo periodo stiamo tutti soffrendo a causa della crisi, ma guai a fermarci. La nostrà città veste bene il concetto di slow city. Si vive bene e si possono trascorrere serate divertenti. Stiamo pensando anche a qualcosa per la settimana di Ferragosto», precisa la Argiolas, «e a eventi paralleli a Sant’Avendrace e Pirri». La collega di giunta Enrica Puggioni, assessore alla Cultura, afferma che «è un esperimento che va nel senso di costruzione e partecipazione congiunta tra diverse forze. Castello è il polo culturale per eccellenza, chiunque potrà fruirne attivamente, con delle iniziative svolte all’interno dei monumenti». C’È L’OK DEI COMMERCIANTI Pareri positivi arrivano anche da tutti i rappresentanti delle sigle di categoria del commercio. «Una vigilia di svolta nel modo di fare eventi, la città passa da visitabile a turistica, bello vedere gli enti che collaborano tra loro. I collegamenti con l’area vasta possono essere l’arma in più», dice Roberto Bolognese, presidente provinciale Confesercenti. Franco Fozzi, presidente Asit, sottolinea «l’ottima idea di aver messo in rete cultura e commercio, a gennaio spero in un ricco calendario per tutto l’anno». Giuseppe Scura, presidente di Confcommercio: «Colpisce in positivo il connubio con l’aspetto culturale: non è di poco conto. Il futuro vedrà la cultura sempre più legata al commercio ». Prima dei sette giovedì, oggi il via ai saldi: negozi aperti fino a mezzanotte, domani dalle diciotto alle ventuno. Paolo Rapeanu