Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Battaglia legale sul ristorante

Fonte: Sardegna Quotidiano
9 luglio 2012

Fonsarda

 

VIA DEI DONORATICO Il titolare de “Il Parco” porta avanti la sua guerra con il Comune: una storia fatta di lungaggini burocratiche, sequestri di mobili e canoni non versati: «Voglio solo la verità»

Debiti insoluti, sequestri di arredi, risarcimento di danni per mancati guadagni. Sono i termini attorno ai quali si muovono sei anni di guerra – con qualche tregua - tra il Comune e Enrico Pisano. Lui è il gestore del ristorante “Il Parco”, dentro l’aera verde Cipla di via dei Donoratico. C’è una causa in corso, che dovrà stabilire se Pisano deve pagare alle casse comunali un debito di 23.353 euro. Per comprendere meglio, è necessario fare qualche passo indietro. Nel 2006, Enrico Pisano ottiene la concessione della struttura, 220mila euro per l’acquisto dell’azienda e 13.500 euro di affitto semestrale. Il parco, all’epoca, era totalmente diverso da come è oggi. Nel 2009 partono i lavori di restyling: un cantiere durato due anni, fino a fine aprile 2011. L’allora amministrazione Floris prevede di terminare tutto in 160 giorni, ma un contenzioso con l’impresa vincitrice – culminato con la rescissione del contratto e l’entrata in scena di una nuova ditta – dilata i tempi. Nel 2010, il Comune sequestra sedie, tavolini, frigoriferi e condizionatori del ristorante di Pisano, per un valore di circa 20mila euro. Questo perché «nei due anni dei lavori ho avuto incassi pari a zero, non veniva più nessuno e non ho potuto pagare l’affitto. Ho dovuto ricomprare tutti gli arredi per poter continuare a lavorare», spiega Enrico Pisano, che amministra al 99 per cento la Enjoy srl, realtà con la quale ha preso in gestione il ristorante-pizzeria. A marzo 2011, una determina a firma del dirigente Servizio verde pubblico, Claudio Papoff, e del funzionario tecnico Fernanda Gavaudò, rimarca a Pisano un debito di 26.503 euro, tra pregressi e affitti. Concede alla Enjoy srl la gestione del punto ristoro del parco Cipla fino al 31 ottobre, portando l’affitto a 700 euro mensili. «Ma a novembre il dirigente mi scrive, dicendomi che il fitto mensile è aumentato a 3000 euro, giustificando l’aumento perchè il Parco era stato ristrutturato e ora era bello», dice Pisano. Il gestore racconta che «due mesi fa è venuto il dirigente in persona, con dei vigili urbani, per sequestrarmi nuovamente i beni. Mi sono imposto, spiegandogli che voglio pagare tutto, ma a rate. Gli ho anche detto che voglio lavorare in pace, senza queste continue paure». Tornando a oggi, il processo è alla fase di ascolto dei testimoni: Pisano in primis, e i lavoratori che hanno operato come camerieri e cuochi nel ristorante. Lo studio legale Ibba-Piasotti segue il contenzioso per conto del ristoratore. Qualche giorno fa ha inviato una lettera al Comune, destinatari sindaco e segretario generale. «Un ricorso in autotutela per revocare o annullare la determinazione dirigenziale dello scorso sei aprile». Il Comune chiede oltre 23mila euro a Pisano, che si difende attaccando i lavori di 24 mesi e la mancata cura del verde dall’autunno del 2006, quando la Engjoy srl ha preso in gestione il punto di ristoro. Attacca Pisano: «Ho già avviato un ricorso al Tar, per sapere tutta la verità».

Paolo Rapeanu