Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ma questa città è ancora indietro»

Fonte: L'Unione Sarda
9 luglio 2012

Alberto Grilletti, contitolare di Castangia


«Cagliari ha un'enorme potenzialità, sfruttata solo all'uno per cento». È lunga la strada per arrivare alla città turistica secondo Alberto Grilletti, titolare di Castangia. «Eppure le carte in regola le ha». In primo luogo «c'è un porto turistico veramente operativo». Poi alberghi di qualità: «Dobbiamo puntare su un turismo di eccellenza, e certo non gli possiamo offrire solo bed e breakfast». Altro ostacolo: «I trasporti, troppo onerosi».
Famiglia di commercianti da generazioni, adesso le redini di Castangia sono sue, insieme alla sorella Alessandra e al padre Giovanni, ottantun anni a dicembre e una grinta da far invidia ai più giovani. Quasi due secoli di storia alle spalle. Giovanni Castangia aprì il primo negozio in via Manno nel 1850. «È il più antico d'Italia». Anche loro hanno dato inizio ai saldi ieri mattina: «Siamo soddisfatti, è andata abbastanza bene». E per i restanti 59 giorni al ribasso? «Molto ottimisticamente dovrebbero eguagliare quelli dell'anno scorso». (sa. ma.)

 

Le opinioni di chi si aggira tra le vetrine
«Compriamo
soltanto cose utili»
Elisa Leo passeggia con la mamma. «Compriamo ma solo cose utili e convenienti», spiega la donna. Tutti attenti a prezzi iniziali, sconti e prezzi finali. Simona Melis, ad esempio, si è accorta che «ci sono capi non di stagione». Ha comprato un vestito «e per oggi basta così». Se ne riparla «ai primi di settembre, quando gli sconti arrivano all'80%». Anche Eleonora Murru ha trovato dei “furbi” che «per i saldi hanno alzato i prezzi». È con la sua amica Michela Siddi, entrambe di Samassi. «Siamo abituate a fare acquisti in città». Daniela Boi passeggia con un bustone di cartone, dentro c'è una borsa, «grande, beige». Comprata per 70 euro, con lo sconto del trenta. Continua il suo giro, cercando «magliette, short, e altro abbigliamento», fino a finire il suo budget, 250 euro «ma è sicuro che spendo di più», ammette sorridendo. Con Stefano Marrocu le parti si invertono. Non fa da accompagnatore alla fidanzata malata di shopping. «Ho comprato tre camicie, due paia di pantaloni e una polo». La fidanzata Francesca l'accompagna, a mani vuote. «Ma lei ha già comprato, per tutto l'anno».