Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Crescono gli acquisti, si parte bene

Fonte: La Nuova Sardegna
9 luglio 2012

Non c’è stato il tonfo temuto dai negozianti e l’avvio, nonostante la crisi, viene considerato soddisfacente

primo giorno di saldi
 

di Stefano Ambu wCAGLIARI Non c'è la ressa. Ma i saldi risvegliano strade e negozi. Il via libera di ieri mattina non è stato accolto con indifferenza: buon movimento intorno a via Dante con il mercato di San Benedetto a fare da "traino". Insomma carne, gamberoni e una visita al negozio vicino per vedere se ci sono ancora quelle scarpe e quella camicia sognate, ma mai comprate perchè costavano troppo. Poca gente tra via Garibaldi e via Manno alle 10, ma dopo le 17 si è iniziata a registrare una buona affluenza. Le cose a Cagliari, contrariamente a quanto accade a livello nazionale, non sembrano essere andate così male: «Tenendo conto che il sabato è una giornata particolare e che gli acquisti sono diluiti grazie all'apertura sino a mezzanotte - spiega Roberto Bolognese, direttore provinciale di Confesercenti e titolare di Hypnotic, in via Manno - si respira un moderato ottimismo. Sto sentendo dei segnali contrastanti: c'è chi mi parla di tonfi, ma c'è anche chi è soddisfatto. Siamo alla prova della verità, ma dagli anni scorsi abbiamo imparato che se il cliente ha comprato poco prima, probabilmente acquisterà di più con i saldi». Sará la crisi, il momento difficile, ma quest'anno i cartelli e le scritte sulle vetrine sembrano più grandi e “aggressivi” del solito. Colori forti, soprattutto giallo e rosso: i “richiami” per i clienti nella maggior parte dei negozi si fermano allo sconto del trenta per cento. Ma c'è chi si spinge, già nel giorno di esordio dei ribassi, fino al cinquanta per cento. Voglia di tutto e presto. C'è bisogno di risparmiare per i consumatori. E di vendere per i negozianti. I saldi sembrano un buon compromesso. «Saldi - spiega Marco Sulis, presidente regionale di Confesercenti - che arrivano al termine di una stagione terribile per i commercianti: impossibile quantificare, ma siamo in un momento difficile. Molte passeggiate, ma poche buste con acquisti in questi mesi. Anche perché i consumatori sono sfiancati da tutte queste manovre». Il sussulto c'è stato: il pomeriggio, nonostante il sole e la giornata prefestiva che ha spinto tanti cagliaritani al mare, ha registrato un discreto andirivieni tra una vetrina e l'altra. Con il passare delle ore e il diminuire delle temperature sempre più gente in strada: chi non ha rinunciato alla spiaggia è riuscito a tornare a casa, farsi la doccia, e fare una capatina in centro perché tanto i negozi «sono aperti sino a mezzanotte». Per comprare o passeggiare? I conti si potranno iniziare a fare dopo la chiusura del primo assalto nel periodo compreso tra l'esordio di ieri e la prima “Notte colorata” (anche lì con i negozi aperti sino a mezzanotte) di giovedì. Restano le perplessità per lo scenario. “Cinquanta sfumature di grigio” è il titolo di uno dei best seller venduti nelle librerie. Ma potrebbe essere anche lo slogan per il manto stradale di via Garibaldi e via Manno: le sfumature di tonalità, chiaramente, le fanno i rattoppi. «Ma occorre - continua Sulis - ripensare il sistema commercio offrendo sempre più servizi e professionalità. A partire dalla cortesia: oggi una mancata risposta a un buongiorno fa scappare il cliente. Cagliari cittá turistica? Pochissimi, però, parlano inglese».