Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nessuno pulisce le devastazioni con gli spray

Fonte: L'Unione Sarda
6 luglio 2012

CASTELLO. La denuncia
 

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In due mesi non è cambiato nulla. Sui monumenti della città, nei cartelloni destinati ai turisti e nelle pareti dei palazzi storici, i segni dello spray continuano a caratterizzare lo scenario. Due mesi fa su L'Unione Sarda la denuncia dello scempio da allora i muri non sono stati ripuliti e gli elementi che dovrebbero contribuire a caratterizzare il biglietto da visita di Cagliari rimangono deturpati.
BASTIONE Nel bastione di Santa Caterina a fare da contorno ai lavori di scavo, recintati con una rete metallica, ci sono una miriade di scritte, tag e disegni nei marmi bianchi che delimitano l'area. Lo stesso trattamento a base di spray viene utilizzato sui lati della scala che conduce al bastione.
Sulla terrazza Umberto I la situazione non cambia. Nel parapetto che guarda verso via Manno, le scritte sono addirittura sovrapposte, come sopra il Bastione del Balice. Non si salva neppure il teatro civico che, sulla parete principale, viene segnato con lo spray nero. La Porta dei Leoni, uno degli accessi al quartiere di Castello, è stata ristrutturata di recente, come riporta la targa del Lions Club, eppure proprio sotto la targa, una scritta campeggia sulla parete da mesi.
VIA MAZZINI La parete bianca del Bastione, dove un tempo stavano addossate le case in cui nacque lo scrittore Giuseppe Dessì, come riporta una lapide, ospita numerose scritte e alcuni disegni: una nota musicale, un primo piano femminile e tantissimi tag. Procedendo in discesa in direzione di piazza Costituzione, si trova il monumento ai caduti segnato col pennarello.
VIA UNIVERSITÀ E GHETTO In via Università le scritte compaiono sopra le porte e in gran parte delle pareti della via. Nel muro del Ghetto degli Ebrei, ex caserma San Carlo costruita nel 1738 per volere del vice re Carlo di Rivarolo, una scritta nera è stata fatta affianco all'ingresso della struttura.
VIA CORTE D'APPELLO Qualche settimana fa, gli studenti di architettura si sono organizzati, abiti comodi e pennello in mano, per ripulire le pareti della facoltà in via Corte d'Appello e riportarle al colore originario. Un esempio di impegno civile che ha permesso di sopperire ai ritardi negli interventi da parte del Pubblico. (mat.s.)