Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Sbarcata la metà dei mille due yacht precedono il sultano

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 luglio 2012

Porto

 

MOLO ICHNUSA Scesi sulle banchine tirate a lucido i primi 500 componenti del seguito del capo di Stato dell’Oman, la maggior parte alloggia al T Hotel. Segreta la data dell’arrivo del principe nNon è la delegazione completa dei mille, ma da ieri due panfili dominano nei due moli del terminal crociere. Sono i primi segnali dell’arrivo in città del potente sultano dell’Oman Qaaboos Bin Said al Said. Sarà accompagnato dalla sua corte composta da mille persone, per ora a Cagliari ne sono sbarcati solo cinquecento. Sono alloggiati per lo più al T-Hotel, mentre gli uomini dell’equipaggio ieri pomeriggio giravano per le strade del capoluogo. Il molo invece, è off limits per i curiosi: l’accesso è consentito solo agli addetti ai lavori. È una delle misure di sicurezza volute dall’autorità portuale per proteggere l’emiro, capo di Stato di una fette di terra situata in una delle zone più “calde ” del Mediterraneo. Per questo la data del suo approdo nell’isola è “assolutamente top secret”, come precisa Piergiorgio Massidda, numero uno dell’Authority. Che rivela però alcuni dettagli: «Il sultano sarà qui per una vacanza, la riservatezza è d’obbligo non solo per motivi di sicurezza ma anche per far trascorrere la settimana in assoluto relax». Non è un mistero però che in mezzo ci siano anche gli affari. I riflettori sono puntati sul porto canale, area che potrebbe attirare importanti investimenti da parte di uno dei paesi più ricchi del mondo. Il gemellaggio con uno degli sbocchi più importanti del Mediterraneo, il porto dell’Oman Al Sohar, è per ora stato già avviato. Lo scambio di merci sarebbe il corollario di un lungo lavoro iniziato sin dall’an - no scorso con il viaggio di Massidda nel sultanato e sarebbe l’inizio di una nuova stagione per il porto di Cagliari. Si spera che il viaggio dell’emiro possa almeno gettare le premesse per attirare capitali importanti. Intanto il primo passo è stato fatto: «Il terminal crociere è stato ripulito e rimesso a nuovo» specifica soddisfatto l’ex senatore, «ora nulla vieta che in futuro possa essere utilizzato come punto d’attracco per i grandi yacht». L’appello è lanciato anche per cominciare a parlare di “project financing”, l’innesto di investimenti privati insieme a quelli pubblici per far partire le opere essenziali che potrebbe far rinascere il porto cagliaritano. «Quello che potevamo fare con le nostre risorse l’abbiamo fatto», continua ancora Massidda, «ma di certo servono capitali importanti per iniziare i passaggi successivi. Se arrivassero il porto potrebbe veramente diventare uno sbocco essenziale non solo per la città ma per tutto il mediterraneo. Non dimentichiamo che uno degli obiettivi dell’Autorità portuale è quello di creare nuovi posti di lavoro: una rinascita del porto aiuterebbe e non poco » . F. O.