Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, panini e veleni

Fonte: L'Unione Sarda
28 giugno 2012

COMUNE. Volevano la licenza per il Gay pride, alla fine la ottengono

Invasione degli ambulanti in un assessorato

Scene di caos e tensione alle stelle ieri mattina all'ottavo piano del Palazzo civico di via Sonnino. Dalle 9 a mezzogiorno davanti agli uffici dell'Assessorato comunale alle Attività produttive è andata in scena una prolungata e vibrante azione di protesta messa in atto da un gruppo di venditori ambulanti di panini affiliati al sindacato Ulaas, storicamente capeggiato da Vincenzo Pandolfi.
PERMESSI Oggetto del contendere: il mancato rilascio, da parte del Comune, delle necessarie autorizzazioni per poter lavorare con le macchine-bar sul lungomare Poetto in occasione del "Gay Pride" di sabato sera. I titolari di sei chioschi mobili, insieme ad alcuni dipendenti, si sono presentati puntuali, alle 9, all'apertura dell'ufficio competente per ritirare i permessi, forti di una domanda presentata mesi prima e convinti che fosse tutto a posto. Invece la risposta degli impiegati è stata negativa, nel senso che, almeno inizialmente, gli agognati permessi non sono stati rilasciati ai commercianti. Un diniego del tutto inatteso che ha fatto esplodere la rabbia degli ambulanti che servono panini, alcuni dei quali sarebbero addirittura arrivati a minacciare di darsi fuoco sul tetto della sede comunale se non avessero ottenuto subito l'autorizzazione richiesta.
VIGILI URBANI A riportare la calma ci hanno pensato gli agenti della Polizia municipale. Cessato il trambusto, è arrivato il chiarimento. Si è scoperto, infatti, che all'origine del mancato rilascio dell'autorizzazione c'era semplicemente la variazione del percorso del corteo Gay per i concomitanti lavori di bonifica dell'amianto in un tratto del Poetto. Solo un difetto di comunicazione, insomma. «I nostri associati vivono di manifestazioni come queste, si spiega così la loro reazione iniziale», ha commentato il presidente del sindacato, Vincenzo Pandolfi, «si tratta di gente che ha bisogno di lavorare. Se le autorizzazioni vengono negate è la fine per loro. Per fortuna si è risolto tutto. Il via libera è stato concesso e sabato sera saremo regolarmente al lavoro in viale Poetto tra la quinta fermata e l'ospedale Marino per vendere bibite e panini ai partecipanti alla manifestazione».
«Per evitare il finimondo di stamattina» (ndr ieri mattina), ha concluso Pandolfi, «sarebbe bastata una semplice comunicazione da parte del Comune circa il cambio di programma, invece nessuno ci ha detto niente, con il risultato che ci siamo presentati e le autorizzazioni non c'erano. Speriamo che la prossima volta ci sia più chiarezza, per evitare situazioni spiacevoli».
Paolo Loche