Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Denuncia presentata dalla cooperativa Golfo degli Angeli: «Ma noi non crediamo al complotto»

Fonte: L'Unione Sarda
26 giugno 2012

Denuncia presentata dalla cooperativa Golfo degli Angeli: «Ma noi non crediamo al complotto»
 

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Trenta chili di frammenti di cemento-amianto raccolti dall'inizio dei lavori, 14 solo nella giornata di ieri. Il dato, fornito dal Comune, attesta che le opere per la rimozione dell'Eternit dal lungomare del Poetto stanno andando avanti, al contrario di quanto ha pensato qualcuno in questi giorni. Il fatto che siano stati raccolti pezzi di questo materiale, tuttavia, al momento non vuol dire nulla visto che il pericolo dell'amianto è dato dalle fibre, che possono disperdersi nella sabbia e nell'aria. Fino a questo momento le analisi effettuate almeno nell'aria non hanno evidenziato alcuna criticità. E per l'arenile si attende che si pronunci l'Arpas.
Tra l'altro ormai quasi tutti i cagliaritani, sia i bagnanti che i commercianti che operano nella spiaggia, sono arrivati alla stessa conclusione: l'amianto al Poetto ce l'ha messo qualcuno.
LA DENUNCIA Ma questo non vuol dire che si stia pensando al complotto. La cooperativa Golfo degli Angeli, per esempio, ha deciso di presentare denuncia ai carabinieri sulla vicenda, ma precisa: «L'esposto non contiene alcuna ipotesi di complotto, tra l'altro ci rifiutiamo di credere a una simile eventualità. Ci siamo limitati a denunciare dei fatti la cui interpretazione non spetta a noi. Chiediamo solo che il Poetto venga rispettato, protetto. Riguardo all'amianto si sta facendo anche troppo allarmismo, ora attendiamo fiduciosi i risultati delle analisi per poter uscire dall'emergenza e tornare alla normalità lavorativa».
IL COMITATO Attendista il comitato di quartiere “Progetto Poetto”: «Attendiamo di conoscere l'esito delle analisi in corso e delle inchieste disposte dalla magistratura per valutare la portata dell'evento e abbiamo fiducia che l'intervento di bonifica predisposto dall'amministrazione cittadina sia rapido ed efficace, al fine di minimizzare i disagi per i residenti, gli operatori commerciali e tutti i cittadini che utilizzano il litorale».
I RESIDENTI Federico Orrù abita alla Quinta fermata: «Il maggior disagio è che non si può andare in spiaggia - afferma - la cosa ridicola è che hanno fatto montare tutto alla cooperativa Golfo degli Angeli, e pochi giorni dopo hanno dovuto subito smontare tutto». Tatiana, la moglie, aggiunge: «Per adesso non ho mai visto in azione le macchine per i carotaggi». Stefano Tassi ha un'edicola al Poetto: «Fra i miei clienti c'è chi dice che si sta esagerando, che non c'era bisogno di chiudere una porzione di spiaggia così ampia». E ancora: «Parlano di incolumità, le persone non possono neanche passeggiare, ma se è così perché i residenti possono rimanere? Non è rischioso anche per loro?».
I COMMENTI I tanti articoli sul lungomare scritti in questi giorni hanno scatenato i lettori del sito www.unionesarda.it . Sono quasi tutti convinti che i pezzi di amianto siano stati messi ad arte da qualcuno. «Ma dai adesso ditemi - commenta nel sito moro - questi pezzi di amianto spuntano così, dopo anni ed anni di maestrale spuntano fuori, ci vuol poco a capire che sia tutta una cosa organizzata! C'è disperazione. E poi anche se ci fosse amianto,con tutti i tetti che ci sono in giro, chiudiamo tutte le città?? Che stupidata». Robivait scrive: «Allucinante!!!! Continuano con questa cantilena solo per spillare soldi al Comune per una bonifica che verrà fatta con i piedi come le strade e tutto il resto!!! Ce l'avete in testa l'amianto!!».
Piercarlo Cicero