Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, l'amianto non fa paura

Fonte: L'Unione Sarda
25 giugno 2012

Anche ieri pienone nel lungomare e i bagnanti sono furiosi: «È tutta una bufala»

Raccolti 15 chili di frammenti ma le analisi rassicurano

Quasi quindici chili di cemento-amianto raccolti in questi primi giorni di lavoro, ma ancora «nessuna criticità» evidenziata nell'aria al Poetto. Sono arrivati ulteriori risultati delle analisi sull'aria che confermano, per adesso, l'idea che nel lungomare cagliaritano non ci sono pericoli per quello che riguarda l'amianto. Ma ancora non si può parlare di pericolo scampato, visto che bisogna aspettare i risultati delle analisi sulla sabbia, da parte dall'Arpas, che arriveranno nei prossimi giorni. Il lungomare, tuttavia, anche ieri era stracolmo, segno che la gente non è preoccupata.
I LAVORI Intanto continuano i lavori nel primo lotto del Poetto, all'altezza della Quarta e Quinta Fermata. «Sino a ora - fanno sapere dal Comune - sono stati raccolti dai quattro ai cinque chili di frammenti ogni 2500 metri quadri, e sono stati perlustrati circa 7500 metri quadri di spiaggia». Qualche piccola variazione c'è stata negli orari, visto che gli operai hanno lavorato venerdì sera dalle 17,30 alle 21 e ieri mattina dalle 5 alle 10. Stessi orari anche oggi e domani.
LE ZONE Per adesso le squadre di lavoro si stanno concentrando sulla zona delle dune, dove è presente la vegetazione, nel tratto di spiaggia più vicino alla strada. Dall'amministrazione infatti spiegano che «in quei punti la raccolta va fatta pezzo per pezzo e la luce naturale rende l'operazione più agevole e veloce».
DESOLAZIONE Da una parte dunque una marea di bagnanti ad affollare la spiaggia, dall'altra il silenzio e la desolazione. Sono le due facce del Poetto post amianto. Da due giorni una cortina impenetrabile rende off limits la fetta di litorale tra la Quarta e la Quinta fermata. Un bunker a cielo aperto. L'attenzione della gente è puntata sul tratto di spiaggia blindata. Ma ieri, in tarda mattinata, non c'era nessun operaio con la tuta bianca, né macchinari in funzione. Impossibile sapere qualcosa dagli operai della ditta. Ordini dall'alto impongono il silenzio ai titolari dell'impresa che sta effettuando le operazioni di bonifica.
L'ASSALTO E i cagliaritani intanto, in questo torrido weekend, prendono d'assalto la loro spiaggia, o almeno ciò che rimane. Le forze dell'ordine presiedono i varchi del cantiere a cielo aperto. Alle loro spalle metri di transenne, e affissi sulla rete metallica i cartelli “Pericolo amianto”. Un pugno in un occhio, e i bagnanti non ci stanno. «È una vergogna», Claudia Carta è indignata. Non sopporta di vedere il suo Poetto così. Stringe i pugni ed entra in acqua, vano tentativo di placare la rabbia. Ma è una dei tanti, perché ieri lungo il litorale il “fattaccio” era sulla bocca di tutti. Sotto gli ombrelloni gli animi sono roventi. E non solo per la colonnina che continua a salire. Giovanni Sanna è alla Sesta, per lui è il primo giorno di mare. Grida allo scandalo: «Prima i casotti, poi la sabbia e ora l'amianto, stanno rovinando la nostra spiaggia». Poco più avanti Roberta Carboni gioca con le sue bambine, incurante del pericolo Eternit. «Ma quale amianto! È tutta una balla».
IL RIPIEGO La gente affolla la Sesta e la Settima fermata. Rita Cossu, classe '46, chiacchiera con la vicina di ombrellone: «Tu ci credi?», le chiede. La risposta di Manuela Vacca è negativa. Ma il dubbio è lecito. È il giallo dell'estate cagliaritana, all'insegna dell'amianto e di temperature record. Ore 13, il Poetto è strapieno. In fondo che l'Eternit ci sia o no, non sembra preoccupare poi tanto.
Piercarlo Cicero
(ha collaborato Sara Marci)