Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Zona rossa sulla spiaggia in tuta a caccia di amianto

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 giugno 2012

POETTO OFF LIMITS

 

VIA AI LAVORI Con qualche giorno di ritardo alle 22 di ieri gli operai hanno cominciato a setacciare l’arenile per l’eternit. Analisi dei tecnici dell’Arpas per escludere contaminazioni

La caccia all’amianto è partita. Sbrigate in giornata le ultime formalità, ieri notte sono cominciati i lavori per il recupero dell’eternit al Poetto. Operai da ieri notte e tecnici da stamattina per prelevare i resti di cemento- amianto e i campioni da analizzare. Perché se la presenza dell’eternit era ormai sotto gli occhi di tutti, solo le analisi dell’Arpas dimostreranno se la spiaggia ha bisogno di una radicale bonifica. Dopo tre giorni di rinvii e preparativi ieri notte sono partiti i lavori della ditta Setrand, verso le 22 come previsto.

IL SET LUNARE L’accesso all’area, già recintata da due giorni, è stato vietato a tutti e la spiaggia che fino a un giorno prima ospitava i bagnanti è stata trasformata nello sbarco sulla luna. Due grandi fari hanno illuminato a giorno la spiaggia e quattro uomini con tute bianche e mascherine hanno cominciato a setacciare i primi dei 160mila metri quadri di Poetto da ripulire. I lavori sono partiti dal chiosco Malibù e dal muro che delimita lo stabilimento riservato ai sottuficiali della Marina, all’inizio della quarta fermata. Il primo lotto di lavori, che arriva fino al successivo stabilimento dell’Areonautica militare, è stato diviso in due fasce, una di 25mila metri quadrati, che parte dalla strada, dove gli operai dovranno passare per due volte per la rimozione dei rifiuti, lo stesso tratto in cui di mattina saranno effettuati i prelievi dell’Arpas. La seconda fascia è di 10mila metri, e arriva quasi alla battigia, dove ci sarà un solo passaggio per la rimozione dei rifiuti. L’intervento ieri è partito in modo manuale, i quattro uomini in tuta, utilizzavano dei rastrelli per prelevare tutto il materiale di certe dimensioni alla ricerca dei brandelli di eternit.

È infatti nel primo tratto, quello meno frequentato dai bagnanti, che sono stati rivenuti i pezzi di amianto, principalmente in mezzo alla bassa vegetazione cresciuta tra la strada e gli stabilimenti della cooperativa Golfo degli Angeli e i campi da beach tennis. Anche se i maxi-ritrovamentri degli ultimi giorni si sono verificati a ridosso della strada. Le squadre della ditta Setrand ieri notte hanno cominciato a recuperare i resti dalla spiaggia umida, perché i resti di amianto vengono bagnati per impedire la dispersione di pericolose fibbre e questo è uno dei motivi per cui l’intervento viene fatto di notte. I lavori sarebbero dovuti partie un paio di giorni fa e terminare il 28, ma lo slittamento ha fatto estendere i divieti imposti dal Comune fino al 30. Ogni notte, dalle 22 alle 7, andrà avanti la caccia all’amianto più in vista, gli operai nottambuli devono effettuare una pulizia approfondita dell’arenile. Ma il lavoro più delicato è quello mattutino. Ogni giorno tra le 7 e le 10, quando gli operai con tute bianche e mascherine vanno finalmente a riposarsi, sulla spiaggia arriveranno i tecnici dell’Arpas. Dopo aver certificato la presenza di cemento- amianto ora parte la fase più delicata perché saranno i loro prelievi in superficie e i carotaggi sotto la sabbia a spiegare se ci sono le pericolose fibbre sparse per l’arenile. In spiaggia resti di amianto erano stati trovati anche in passato, ma l’esposto in Procura ha fatto scattare tutte le procedure d’ufficio e mentre il Comune era impegnato a sgomberare il campo nomadi della 554 su imposizione della magistratura, si è ritrovato un’altra questione delicata da affrontare.

PERMESSI E RITARDI In collaborazione con Arpas e Protezione civile è stato stabilito il calendario dei lavori, e da lunedì è entrata in vigore l’ordinanza del sindaco per chiudere l’accesso al tratto di Lungomare interessato dalla raccolta dell’amianto. Nel frattempo chioschi e stabilimenti hanno smantellato le pedane più grandi e hanno poi ottenuto dal Comune che venisse redatto un verbale indicando tutti i materiali che restavano sull’arenile. Sbrigata anche questa pratica, mercoledì stavano per partire i lavori ma mancava ancora un via libera, quello del Servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro della Asl. Per autorizzare i lavori in spiaggia della ditta specializzata nella raccolta dell’amianto era necessario il parere favorevole dello Spresal, che è arrivato alle 14 di ieri. «Il Piano è stato presentato alle ore 12.00 con carattere di urgenza, pertanto i tecnici del Servizio lo hanno immediatamente analizzato esprimendo parere favorevole, e dandone immediata comunicazione alla ditta e al sindaco di - ha comunicato la Asl di Cagliari - lo Spresal svolgerà attività di vigilanza per il rispetto delle norme a tutela della salute dei lavoratori durante tutto il periodo necessario per la completa bonifica dell’area interessata ». Una volta ottenuto il via libera si è finalmente messa in modo la macchina dei lavori alla quarta fermata del Poetto. Marcello Zasso

VIABILITÀ DIVIETO SOSTA E TRANSITO TRA IL LIDO E L’AERONAUTICA È CHIUSURA TOTALE PER IL LUNGOMARE DALLA QUARTA ALLA QUINTA

Per consentire le operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti di amianto, è stato istituito nel Lungomare, nel tratto compreso tra il Lido e lo stabilimento dell’Aeronautica, per le intere 24 ore fino al 30 giugno, il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati e il divieto di transito nel tratto interessato dai lavori. Sarà istitutio il divieto di sosta, eccetto i residenti, nella via Lampedusa, Lipari, Tremiti e Stromboli. L’accesso al Lungomare Poetto sarà interdetto in forza della chiusura totale e pertanto le strade saranno senza uscita. È previsto il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati nella via Ippodromo in corrispondenza della curva di ammissione dal viale Lungosaline e nella via Vulcano lato sinistro fino al Lungomare Poetto.Divieto di sosta con rimozione forzata anche nella via Ausonia sul lato sinistro dall’incrocio con la via Cavalleggeri fino alla via Vulcano nelle stesse date e orari. Istituzione del divieto di fermata, 0 – 14 e del doppio senso di circolazione nella via Ippodromo nel tratto dalla via Ausonia fino al Lungomare Poetto.

Commercio Chioschi e stabilimenti chiusi fino a luglio

Alla prima fermata sono tranquilli, lì non c’erano casotti e non c’è amianto. Anche gli stabilimenti di calcestruzzo, privati o militari, non sono interessati dai lavori di pulizia. Ma per tutte le altre attività del Poetto l’esposto sull’amianto ha conseguenze devastanti. Sono 32 le attività coinvolte dai provvedimenti legati ai tre lotti di lavori lungo la spiaggia libera. Fino alla fine di giugno saranno fuori uso nove attività che operano tra la quarta e la quinta fermata: il chiosco Malibù, i campi da beach volley della Fipav, l’Oasi (ancora chiuso), l’Emer - son (sopravvissuto alle battaglie giudiziarie e fermato dall’amianto), il Palm Beach, il primo stabilimento della cooperativa Golfo degli Angeli, la Lanterna Rossa, il secondo Golfo degli Angeli e il Twist. Per quattro chioschi riaperti nell’ultimo mese, dopo la demolizione di ottobre, non c’è stato neanche il tempo di riassaporare la vita e gli scontrini sulla spiaggia che è arrivata una nuova mazzata. Tutte le pedane con tavolini e ombrelloni sono state smontate negli utlimi due giorni. «L’indicazione che ci è stata data è stata quella di irrorare con acqua il tratto di arenile lasciato libero dalle pedane - spiega il presidente del Consorzio Poetto Service Sergio Mascia - perché l’acqua impedisce, in caso di presenza di fibbre di cemento amianto, che si disperdano nell’aria. Abbiamo fatto il possibile per agevolare il rapido svolgimento dei lavori». La scadenza del 28 è slittata al 30, e se tutto filerà liscio a luglio potranno riaprire i battenti. A quel punto gli operai si sposteranno dalla sesta all’ottava e si fermeranno sei chioschi e tre stabilimenti. Dopo un’altra decina di giorni toccherà all’ultimo tratto di Poetto, che riguarda cinque chioschi, i campi da beach rugby e tre stabilimenti balneari. Poi, forse, l’estate potrà cominciare per tutti.