Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Sì al gay pride e Fli mi scarica» Artizzu: falsità

Fonte: Sardegna Quotidiano
21 giugno 2012

Sesso e politica

 

LA POLEMICA L’ex commissario cagliaritano del partito: lettera di benservito dopo la mia adesione alla manifestazione del 30 Il coordinatore regionale: accusa ridicola, non ha lavorato bene

Una sfortunata coincidenza di tempi o una presa di posizione politica sull’omosessualità, le versioni sono contrastanti. Ma è certo che Riccardo Lo Monaco, commissario provinciale di Fli, è stato destituito dall’incarico. «È successo all’indomani della mia adesione al gay pride cagliaritano », accusa il diretto interessato, «in Fli è iniziata la caccia ai froci». «Non c’entra niente», replica il coordinatore regionale del partito di Fini, Ignazio Artizzu, «non ha brillato nel suo incarico e le tendenze sessuali del signore in questione non mi interessano », aggiunge, riportando la polemica sul piano politico in senso stretto.

L’ACCUSA DI LO MONACO A Cagliari non si parla di omosessuali e diritti civili solo grazie alle uscite di Cassano. La settimana scorsa il consiglio comunale ha approvato il registro delle unioni, mentre il 30 giugno al Poetto andrà in scena il primo “Gay pride” della città, amianto permettendo. E se finora le polemiche sono state prossime allo zero, a far scoppiare il caso ci pensa una bega interna a un partito scatenata, come succede sempre più spesso, da una dichiarazione su un social network: «Sono stato fatto fuori da Futuro e Libertà», scriveva ieri mattina Lo Monaco su Facebook, «all’indomani della mia adesione personale al Gay Pride del prossimo 30 giugno a Cagliari ». E giù una valanga di commenti, attestati di solidarietà, frasi di sdegno. Per ore. Lo Monaco aggiunge: «Ho criticato l’eccessivo piegarsi di Fli in Sardegna sulle posizioni di Cappellacci, e questo ha dato fastidio. Diranno che non ho fatto bene il mio lavoro», profetizza nel primo pomeriggio, «ma la verità è che Fli qui è un partito vuoto. L’unica battaglia portata avanti è stata sui cacciatori». L’ex commissario cittadino non ha mai nascosto i suoi gusti sessuali («sono anche andato a Roma con Flavia Perina per l’Europride»), e aggiunge: «Altri omosessuali in Fli? Certo che ce ne sono».

LA REPLICA DI ARTIZZU Un fatto che non dovrebbe creare problemi a Ignazio Artizzu, che affida a un comunicato la risposta al clamore suscitato dalle parole del suo ex responsabile per il Cagliaritano: «Ho nominato il consigliere comunale Gennaro Fuoco alla carica di commissario cittadino di Fli di Cagliari e Roberto Porcedda a Carbonia. Affido loro il compito di portare il partito al più presto al congresso comunale in modo da garantire a Fli una rappresentanza derivante non da nomine ma dalla scelta degli iscritti. Processo che», e qui sta l’accusa politica a Lo Monaco, «lo dico con rammarico, non era stato fino ad ora avviato». E la cacciata legata all’omosessualità? «Accusa falsa e ridicola. Non conosco gli orientamenti sessuali del signore in questione, né mi interessano, essendo uso valutare le persone a prescindere dai medesimi. Ho profondo rispetto per gli omosessuali e ogni forma di discriminazione è lontana mille miglia dalla mia testa. Voler collegare un normale avvicendamento alla guida del partito a Cagliari ad una fantomatica persecuzione è un modo patetico per arroccarsi ad un incarico non conquistato con il consenso della base degli iscritti».

E. F.