Lo slittamento di un giorno dovuto alle procedure della Asl e dell’Arpas e alle richieste degli operatori di censire con un verbale le strutture non rimosse

AMIANTO»VIA ALLA BONIFICA




di Roberto Paracchini w

CAGLIARI Ieri notte alle 22 prove generali per la rimozione dell’amianto dal Poetto. Recinzioni e luci come se si stesse per intervenire. Questioni tecniche legate alle procedure della Asl e dell’Arpas, nonchè le ultime operazioni di smontaggio delle strutture relative alla balneazione e ai baretti (il cui corpo centrale è stato sigillato ma non rimosso) hanno fatto slittare di un’altra giornata l’ora “x” della rimozione e del carotaggio (il prelievo verticale della sabbia). In particolare i titolari dei chioschi hanno chiesto all'amministrazione di poter redigere un «verbale di consistenza di tutti gli arredi e le attrezzature non oggetto dello smontaggio, che saranno quindi lasciate in spiaggia». Documento che si è fatto alla presenza di un rappresentante del Comune e di ciascun concessionario, Il nodo centrale, quello che crea maggiore ansia tra l’opinione pubblica riguarda il risultato delle analisi dei carotaggi. I controlli saranno eseguiti dall’Arpas di Oristano, specializzata nei vari aspetti legati alla presenza di questo materiale. Se venissero trovati filamenti di amianto, allora scatterebbe l’allarme e tutto il Poetto sarebbe chiuso per una bonifica vera e propria. Con tutto quello che questo comporterebbe in termini di immagine per la città (che sta guardando con sempre maggiore attenzione al turismo, almeno per il comparto commerciale) e di spesa per l’amministrazione comunale. Una bonifica della sabbia dall’amianto richiederebbe molto tempo e molte risorse economiche. Le “prove tecniche” di chiusura e di illuminazione dell’area di ieri notte e l’intervento che inizierà oggi riguardano il primo lotto del Poetto: dalla quarta fermata del Ctm (poco dopo il Lido) sino all’inizio dello stabilimento balneare dell’aeronautica. Le operazioni dureranno sino al 28, poi vi sarà il secondo lotto (per altri dieci giorni) e, infine, l’ultimo sino al confine col territorio di Quartu (la parte orientale dell’Ottagono). Le operazioni per questo primo tratto del Poetto interessano 35mila metri quadrati: nella prima fascia longitudinale (10mila metri quadrati, poco distante dalla battigia) l’attività di verifica e “pulitura” sarà effettuata una volta; nella seconda (di 25mila e che arriva sino alla strada) l’intervento di rastrellamento verrà effettuato due volte. Intanto continuano le polemiche sull’origine dell’amianto trovato al Poetto. Ieri il titolare del baretto “Miramare”, ad esempio, ha affermato di aver rinvenuto un pezzo di eternit di 30 centimetri vicino al suo chiosco, pur essendo sicuro di aver pulito tutto in precedenza. ©