Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricordi e timori di qualche anno fa

Fonte: L'Unione Sarda
21 giugno 2012

L'esame di maturità di Angela Quaquero, Massimo Fantola e Flavia Corda
 

Vedi tutte le 3 foto
Estate 1972, le porte del Dettori si spalancano. È il giorno della prima prova. Tra la marea di studenti che si accingono ad affrontare l'esame di maturità c'è anche Angela Quaquero , oggi presidente della Provincia. Quarant'anni non cancellano l'emozione. I ricordi sono nitidi: «Portai una tesina sulla letteratura nella questione meridionale». È fine giugno e il caldo soffocante riporta a questi giorni. Il presidente di commissione è Danilo Murgia, storico preside del Pacinotti. Per la seconda prova - greco - viene scelto un brano di Isocrate. Nessuna notte insonne: «Sono riuscita a uscire col mio ragazzo ogni notte, anche la sera prima dell'esame». Era un suo principio: «Poi magari mi svegliavo alle 5 per studiare». L'orale l'11 luglio, valutazione: 60/sessantesimi. Ultimo step del suo esame di maturità. L'ansia e l'emozione si possono archiviare. Un salto al mare dà inizio all'estate, finalmente senza libri.
Primo luglio 1966, Massimo Fantola , futuro docente universitario e leader dei Riformatori sardi, aspetta che i cancelli del Siotto si aprano. Le gambe tremano per la paura: «Non ricordo se la notte prima riuscii a dormire, sicuramente le notti precedenti non chiusi occhio». Pochi minuti d'attesa e il suo esame ha inizio. Prima prova: «Mi andò bene, c'era Leopardi». Sobbalzò: «Era il mio poeta preferito». La scelta cadde sul poeta di Recanati. Messa da parte la paura, il ricordo è bellissimo: «Una soddisfazione portentosa». Fine luglio: l'orale. Poi: «Andai al mare, vicino all'ospedale Marino». In questi giorni sono 5795 gli studenti che nella provincia di Cagliari ripercorrono le sue tappe. Il fondatore dei Riformatori si rivolge a loro: «Stringete i denti».
Nuoro, fine giugno 1980. Davanti all'entrata del liceo scientifico Fermi le facce sono tese, gli studenti fanno i conti con un turbinio di emozioni. Sono gli ultimi minuti dall'inizio della prima prova. Tra loro c'è anche Flavia Corda , oggi giornalista e conduttrice del tg regionale della Rai. I ricordi sono nitidi: «La tesina su Pirandello; come materia a scelta la fisica». È serena. Prima prova: «Scelsi il tema di attualità, sulla specializzazione nel mondo del lavoro»". Forse un errore, si giocò il massimo dei voti e venne etichettata come reazionaria. E torna l'amaro in bocca: «Il presidente di commissione non condivise il mio ritenere la specializzazione un'opportunità di miglioramento per i lavoratori». Si presentava col massimo dei voti. Il giudizio del presidente fu insufficiente. Voto finale: 56 su 60. Ottimo, ma «meritavo di più». Ecco perché non ha un bel ricordo.
Sara Marci